Bufera a Bruxelles sul bilancio Ue: la Commissione chiede un aumento di 66 miliardi di euro, ma tre nazioni si oppongono. Non è l’unico tema su cui divergono gli Stati membri. Non c’è compattezza neppure sugli aiuti finanziari per l’Ucraina e su come finanziare l’acquisto di armi. Stando a quanto riportato da Welt, alcuni leader ritengono che non si possa arrivare ad un accordo prima della scadenza di fine dicembre. Non a caso il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che il dibattito sul bilancio europeo è ancora agli inizi e confermato che le posizioni dei governi «non sono tutte congruenti».



Il primo ministro olandese Mark Rutte lo ha confermato. Sono tre i Paesi che starebbero complicando la situazione: Germania, Francia e Ungheria, ma per motivi diversi. Ad esempio, i tedeschi per motivi di risparmio, gli ungheresi perché non vogliono fornire denaro all’Ucraina, mentre i francesi chiedono più soldi per la propria industria. Alla fine, se i negoziati dovessero naufragare, l’Ucraina sarebbe la più colpita, visto che gli aiuti finanziari scadono a dicembre. Il nodo nasce dal bilancio europeo concordato tre anni fa fino al 2027. Già allora ci furono duri colloqui. Si arrivò ad un accordo per circa 1.200 miliardi di euro. Ora il commissario europeo per il Bilancio Johannes Hahn, avendo individuato diversi buchi importanti, chiede un aumento di 66 miliardi di euro.



UE SI SPACCA SULL’AUMENTO DI BILANCIO

Di questi 66 miliardi di euro, 19 sono destinati all’aumento dei tassi di interesse, 15 miliardi alla politica di asilo, 10 a vari fondi esistenti, ad esempio per sostenere la ricerca. Inoltre, 3 miliardi sono destinati a un fondo per eventi imprevedibili e poco meno di 2 miliardi all’amministrazione di Bruxelles. Ci sono poi 17 miliardi di euro che l’Ue vuole concedere all’Ucraina in sussidi. Ci sono poi 33 miliardi di crediti, ma questa somma non è ancora inclusa nei 66 miliardi, precisa Welt. La Germania sta opponendo resistenza. «Non tutto ciò che ha senso può essere finanziato al momento. Bisogna stabilire delle priorità», dichiarano fonti governative al giornale tedesco. Berlino intende approvare gli aiuti per l’Ucraina, ma non prevede ulteriori fondi per Bruxelles. Anzi, chiede una ristrutturazione del bilancio europeo. La Germania può contare sul sostegno di Danimarca, Svezia, Austria e Paesi Bassi. Il timore della Commissione è che una riallocazione comporterebbe meno soldi per altre aree importanti. Ad esempio, per ricerca, salute ed Erasmus.



C’è poi lo scoglio Viktor Orban, che chiede a Bruxelles di sbloccare parte dei 22 miliardi di euro fondi di coesione per l’Ungheria congelati quasi un anno fa. Solo così darà il via libera agli aiuti per l’Ucraina. La situazione, dunque, è a dir poco delicata. La Germania si oppone a un aumento del bilancio Ue, l’Ungheria non vuole trasferire denaro all’Ucraina. Ma c’è un altro problema, che riguarda la Francia e il cosiddetto Fondo europeo per la pace. Tale fondo indennizza i Paesi che forniscono armi all’Ucraina. Bruxelles propone 20 miliardi di euro, ma la Francia chiede che i fondi vengano usati esclusivamente per gli affari con i produttori di armi europei. Il problema è che altri Stati usano fondi per acquistare armi da aziende che non hanno sede in Ue, ma ad esempio in Usa.