Il miliardario e filantropo Bill Gates si dice certo: «Ci saranno ancora milioni di morti, prima della fine della pandemia di Covid-19». Per chi ha dato il via con la propria fondazione “Bill&Melinda Gates” al finanziamento di 350 miliardi di dollari per la lotta al coronavirus e la ricerca del vaccino, l’aumento di questi ultimi giorni non è da minimizzare: «la maggior parte di quelle morti non sarebbe causata dalla malattia in quanto tale, ma dal sovraccarico dei sistemi sanitari, e di economie già stressate e soprattutto nei Paesi poveri e in via di sviluppo». Le dichiarazioni arrivano nell’intervista all’Economist riportata oggi dalla Stampa nelle ore “calde” in cui Governo e autorità sanitarie temono (e litigano, come dimostra il “caso” Ricciardi) il ritorno di una nuova ondata importante del Covid-19: come già aveva detto Bill Gates nelle scorse settimane, il rischio di un virus infinito” è tutt’altro da sottovalutare, «per la fine del 2021 sarà avviata la produzione di massa di un vaccino abbastanza efficace, rendendo immune una quota dell’umanità sufficiente da bloccare la pandemia. Ma non basta: dobbiamo tutti spendere miliardi per ottenere il vaccino, per evitare i trilioni di danni che la pandemia sta facendo all’economia».



BILL GATES, GLI USA E LA SPESA PER IL COVID

Nel giorno in cui l’India registra l’aumento record di 70mila nuovi contagi in 24 ore, le parole di Bill Gates si fanno ancora più “profetiche”: «Per scongiurare il rischio di milioni di morti in Africa e in India e anche le conseguenze economiche di nuovi lockdown», il n.1 di Microsoft sottolinea l’importanza che i Paesi ricchi possano comprare vaccini per quelli poveri. «Non è soltanto un calcolo altruistico: se alcuni Paesi resteranno bacini del virus, nuovi focolai di contagi continueranno ad apparire anche altrove. Se i vaccini avranno nei Paesi ricchi un costo abbastanza elevato da coprire le spese fisse di produzione – test clinici, costruzione di fabbriche e così via – il costo a margine delle forniture ai Paesi poveri sarebbe relativamente modesto, nell’ordine dei 10-12 miliardi di dollari totali», ribadisce ancora Gates. L’America in primis, ma anche il resto dell’Occidente e del mondo globalizzato dovrebbe pensare all’acquisto dei vaccini per donarli poi ai Paesi sottosviluppati che rischiano la catastrofe con il Covid-19: «Questo però dipenderà dalla politica, la cui polarizzazione ha complicato la risposta al virus, con problemi che gli altri Paesi non hanno. Perfino l’atto di indossare la mascherina è diventato una dichiarazione politica, più che l’adesione ai consigli degli esperti sanitari».

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