Nonostante la pandemia Covid, manca ancora una preparazione globale secondo Bill Gates. Per il multimiliardario tecnologico servirà una maggiore cooperazione politica, anche tra Stati rivali. Ne ha parlato ad una platea del Lowy Institute di Sydney, precisando che nessun Paese ha risposto in maniera del tutta corretta al Covid, ma comunque ha elogiato le politiche australiane che hanno contribuito a mantenere bassi i tassi di infezione prima dell’introduzione dei vaccini. «Alcune delle cose che spiccano sono che l’Australia e circa altri sette Paesi hanno fatto diagnosi su scala di popolazione all’inizio e hanno adottato politiche di quarantena che hanno permesso di mantenere basso il livello di infezione nel primo anno in cui non c’erano vaccini», ha dichiarato il fondatore di Microsoft.
Da qui il filantropo è poi passato al tema delle future pandemie, soffermandosi sulla necessità di un ordine internazionale stabile basato sulla reciprocità volontà politica. «L’unica cosa che è ancora in dubbio è se avremo la capacità globale e a livello regionale e nazionale di far sì che quando si presenta una minaccia (di malattia infettiva) si agisca in modo che non diventi globale», ha chiarito Bill Gates.
BILL GATES “APPROCCIO USA CON CINA È SBAGLIATO”
«Dobbiamo fare ogni cinque anni un’esercitazione completa sia a livello nazionale che regionale sulla preparazione alle pandemie e abbiamo bisogno di un gruppo globale che valuti tutti», il suggerimento di Bill Gates, che poi si è soffermato su una critica degli Stati Uniti. Infatti, sotto la guida di Donald Trump, hanno minacciato di ritirarsi dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e di trattenere i finanziamenti. A tal proposito, il filantropo si è espresso a favore di un rafforzamento delle risorse per l’organismo sanitario internazionale. Gli Stati Uniti devono cambiare, inoltre, atteggiamento nei confronti della Cina, perché bisognerebbe avere un approccio politico più conciliante e cooperativo nell’affrontare problemi importanti come il cambiamento climatico. «Vedo l’ascesa della Cina come un’enorme vittoria per il mondo. L’attuale mentalità degli Stati Uniti nei confronti della Cina, che viene ricambiata, è una sorta di mentalità di perdita. Questo potrebbe auto-avverarsi in modo molto negativo», ha affermato Gates.