Bill Gates è tra i principali finanziatori dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e ne deterrebbe una quota consistente? Nì, o meglio le cose non stanno propriamente così anche se un programma autorevole come “Report” e le solite pagine social filo-complottiste rilevano come vi sia qualcosa di poco chiaro nei rapporti tra l’ex numero uno di Microsoft e oggi filantropo e la stessa OMS: di recente, in Francia, il professor Christian Perronne (presidente di una commissione transalpina specializzata sulle malattie trasmissibili) ha presentato l’agenzia dell’ONU come un ente in mano a Gates ma le cose non starebbero proprio così anche se ci sono alcune mezze verità in una narrazione che vorrebbe lo stesso 64enne imprenditore statunitense tirarne le fila. Infatti è questa l’accusa mossa a uno degli uomini più ricchi del mondo e come accennato alcuni aspetti sono indiscutibili: ad esempio la Fondazione Gates aveva una dotazione finanziaria di 46,8 miliardi di dollari nel 2018, una cifra superiore al PIL della Costa d’Avorio, Giordani e Islanda messe assieme tanto per intenderci, e come sappiamo è molto attiva nel settore della sanità tanto che Bill e Melinda Gates sono al dodicesimo posto tra i principali contributori del budget biennale dell’OMS. Si calcola che nel 2019 la Fondazione abbia fatto ben 37 versamenti a suo favore per totali 194 milioni di dollari: una “influenza” che certamente solleva legittimi interrogativi e domande a proposito di tale attività filantropica.
“L’OMS E’ IN MANO A BILL GATES”: TRA ESAGERAZIONI E QUALCHE FATTO ACCLARATO
Qui finiscono i fatti acclarati e quegli aspetti che, almeno per motivi di trasparenza, andrebbero chiariti meglio: infatti con questi soldi Gates potrebbe influenzare certe scelte in materia di OGM in agricoltura, sulle vaccinazioni di massa a discapito dei “rimedi naturali” e così via. Ad ogni modo poi ci sono degli aspetti poco chiari e sui quali si esagera, ingigantendo il ruolo dell’ex fondatore di Microsoft che viene molto suggestivamente ma in maniera poco realistica definito quale “proprietario dell’OMS”. Qui si entra nel campo delle speculazioni che aiutano a coniare titoli a effetto dato che l’Organizzazione è sovranazionale e dipende solo dai suoi Stati Membri con tanto di Statuto ad hoc. Sul versante finanziario, anche volendo esagerare le stime delle donazioni della fondazione, si parla comunque di meno del 25% del budget totale dell’OMS, dunque una percentuale tutt’altro che maggioritaria per far sia che Gates ne sia l’oscuro burattinaio o anche solo “il padrone”.
Non va infine nemmeno dimenticato che queste tesi semplificano (ma questo è il motivo per cui certe tesi complottiste attecchiscono così facilmente) la complessità della governance dell’Organizzazione: anzi il fatto che sia una coppia di filantropi a contribuire così tanto mette in risalto il fatto che da tempo vi sia un generale disinvestimento da parte degli stessi Paesi Membri per quella che viene definita “una crisi del multilateralismo”.