Immaginatevi in viaggio sotto la pioggia, assorti nei vostri pensieri o seduti in poltrona a leggere uno dei vostri libri preferiti, il sottofondo perfetto potrebbe proprio essere la musica di CABLES nuovo album del pianista Bill Laurance. Londinese, noto per essere uno dei fondatori degli Snarky Puppy, negli ultimi anni si è posto all’attenzione degli appassionati per la sua produzione solista con FLINT (2014), SWIFT (2015), LIVE AT UNION CHAPEL (2016), nell’ultimo dei quali ripropone dal vivo, registrato a Londra, il repertorio dei primi due album; una notte veramente speciale alla quale abbiamo avuto la fortuna di assistere, documentata da un album indimenticabile. E’del 2016 l’ultimo cd come i precedenti pubblicato dalla GroundUp. Musica vicina al jazz modale ed al crossover, nella quale vengono mediate le influenze della musica classica mitteleuropea, la musica minimale e l’elettronica. Laurance è riuscito a creare un suo particolare stile in cui il gran senso della melodia, la felice vena compositiva, unita ad un notevole tocco al piano sono i principali segni distintivi.



A suo agio nelle più disparate situazioni, vedi il recente concerto con la WDR Big Band a Londra, da noi recensito, Laurance esce ora con CABLES realizzato in solitudine con la collaborazione di Nic Hard, coproduttore del cd e ingegnere del suono, oltreché responsabile di alcuni campionamenti di percussioni e batteria poi eseguiti da Bill. Registrato nel 2018 presso i Morley Studios di Londra, Future Present Studios (Hudson, NY,) e gli Strange Cranium studios (New York City, NY.), il cd esce per la etichetta Flint da poco fondata da Bill Laurance



Un vero e proprio album solo dove tutti gli strumenti sono stati suonati da Laurance. Questo l’imponente equipaggiamento: Yamaha Grand Piano, Kawai Upright Piano, Fender Rhodes Mark 1, Wurlitzer 2000a,  Mellotron,  Prophet 6, Roland Juno 106,  Yamaha Cs80, Elka Synthex (analogico), Edp Wasp Synth, Mini Moog, Moog Little Phatty,  Arp Odyssey, Native Instruments Komplete Control, Korg Ms2000, Korg Minilogue, Roland V03,  Roli Seaboard,  Harpsichord, Guzheng (sorta di cetra cinese),  Celeste,  Toy Piano,  Kalimba, percussioni, batteria.

Tema fondamentale di CABLES è la crescita esponenziale della tecnologia; Bill è infatti molto interessato da questo argomento anche se molto combattuto fra un approccio cauto oppure celebrarla come grande conquista del genere umano. Non a caso i titoli delle composizioni si rifanno a questo tema.



Cassini è ispirato dalla sonda spaziale Cassini-Huygens che venne sacrificata nell’atmosfera di Saturno, dopo aver raccolto tutti i dati richiesti. HAL prende invece spunto dal computer HAL di Stanley Kubrick  in 2001: Odissea nello spazio.

Singularity è stata invece ispirata dal film documentario Transcendent Man nel quale si film parla della previsione di Ray Kurzweil secondo cui l’umanità sarà in grado di inventare un robot cosciente entro il 2029.

Ebb Tide pone l’attenzione sulla necessità di preservare il più possibile il mare visto il suo fondamentale ruolo nella manutenzione generale dell’ambiente terrestre. A metà esecuzione Bill accenna alcune note della splendida melodia da lui composta per  Your On Ride presente in HERE IF YOU LISTEN ultimo album di David Crosby e nobilitata dal suo piano, così come avvenuto in Paint You a Picture presente in LIGHTHOUSE che  Crosby ha pubblicato nel 2016.

Un album emozionante nel quale il musicista dimostra un grande controllo delle tecnologie usate, con un approccio quasi “acustico” nel quale ogni strumento ha un suo respiro, una sua emozione, quasi a voler sempre seguire la unicità del pianoforte del quale Bill Laurance è magistrale interprete.Gran disco che già si candida fra i migliori album del 2019. Bill Laurance attualmente in tour in Europa, il 17 e 18 maggio si esibirà a Milano  nella rassegna Piano City. Si consiglia “vivamente”.