“Il primo album riguardava di più la definizione di un suono e l’esplorazione delle dinamiche. Ora vogliamo approfondire. C’è ancora più personalità nella musica. Volevamo anche provare cose che non avevamo mai esplorato con il duo, un tocco di soul jazz, per esempio. Abbiamo anche dato priorità alla registrazione praticamente dal vivo, senza sovraincisioni inutili. Percependo la particolare bellezza della spontaneità” (Bill Laurance).



Il cd è un concentrato di emozioni, di silenzi, di melodie accennate, frutto di una collaborazione e di un’amicizia nata tanti anni fa a Leeds dove i due, uno inglese, l’altro americano, si incontrarono per la prima volta. Quando Michael League nel 2004 decise di formare gli Snarky Puppy, band di stanza negli States, non ebbe alcun dubbio nel cooptare il suo amico londinese che sarebbe poi divenuto il suo alter ego all’interno della band. Si tratta di due fra i più interessanti ed innovativi musicisti giunti alla ribalta in questi ultimi dieci anni.



League è cresciuto a jazz e funky, affinatosi nella prestigiosa North Texas University, nota per il suo dipartimento jazz, lo stesso nel quale studiò il leggendario Lyle Mays. Laurance, dalle solide basi classiche, innervate dal jazz inglese, è, dedito alle più svariate esperienze anche dal vivo, avvicinandosi anche alla musica elettronica in maniera assai convincente. I due sembrano aver qui trovato una terra di confine, dove le loro sensibilità si ritrovano, quasi a dimenticare grandi tour, grandi produzioni, alla ricerca dell’essenza e della giustezza. In questi anni League ha guardato con particolare interesse alla musica etnica del mediterraneo, studiando con musicisti arabi e turchi e, di recente alla musica indiana. Queste ricerche hanno trovato un anello di congiunzione nella cultura classica mitteleuropea di Laurance, pianista assai ispirato, dando vita a questa nuova pagina.



L’idea di lavorare in duo dal vivo nasce di fatto con lo stupendo “Live at Union Chapel”, registrato a Londra uscito a nome di Bill Laurance. Il cd riproponeva brani editi del pianista, riproposti con una formazione della quale faceva appunto parte Michael League al contrabbasso e basso elettrico. Fu una notte magica ed entusiasmante che ricordiamo fra i più bei concerti ai quali abbiamo assistito.

La scelta di intraprendere questa nuova strada, supportati dalla etichetta tedesca Act, conferma che lo spirito di ricerca dei due non è sopito e continuerà a produrre musica inaspettata e sorprendente.

Due musicisti di grande valore, delle belle persone che, nonostante il successo, sono rimasti con i piedi per terra, concentrati sul loro lavoro, sempre attenti all’approccio umano con gli altri.

“Per noi, condividere un progetto e portarlo avanti è la conferma della nostra amicizia che celebriamo anche in questo album” (Bill Laurance).

“Keeping Company” è stato registrato praticamente dal vivo, tranne qualche piccola sovra incisione presso gli studi Vint a Els Prats de Rei in Catalogna, dove Michael League vive da qualche anno. Registrazioni e missaggio a cura di Nic Hard.

Un lavoro da ascoltare in silenzio, con la massima concentrazione, per percepirne la ‘complessa semplicità. I brani, a volte brevi e intensi, a volte più articolati, come Stonemaker, con arrangiamenti diversi, potrebbero benissimo far parte del repertorio degli Snarky Puppy, a dimostrazione di quanto sia rigenerante questa collaborazione artistica anche per la grande band americana.

Toccante la breve apertura di Katerina, seguita dalla dolente e cadenzata Yours. Sorprendente Escher con il piano di Laurance protagonista; entrambi qui mostrano particolare attenzione alla dinamica.

How Does It Feel, dallo spirito blues, con piano e basso a tratti all’unisono, con il bel lavoro di League all’oud a supportare ritmicamente. In Stonemaker è sempre l’oud di Michael League a caratterizzare l’atmosfera, brano che più attinge alle sue ricerche musicali di questi ultimi tempi.

“Quando compongo, il mio obiettivo è trasportare l’ascoltatore. Ciò funziona con il suono dell’oud. Non è una chitarra, ha qualcosa di esotico. È una tela su cui puoi dipingere un sacco di cose. Nel primo album, abbiamo discusso se Michael dovesse suonare una chitarra con corde di nylon senza tasti. Ci ha provato, ma non ha prodotto la stessa emozione dell’oud che ti fa accedere a un mondo di espressione completamente nuovo creando nuovi colori per il duo. Tutto questo ci ha affascinato” (Bill Laurance).

League conobbe questo strumento intorno al 2000, tramite il fratello che lo aveva studiato in Grecia. In tempi più recenti nel corso di frequenti viaggi ha avuto modo di approfondirlo frequentando Ara Dinkjian considerato uno dei più grandi maestri. Il musicista americano incoraggiato da Dinkjian utilizza nelle registrazioni un oud a manico corto accanto ad una chitarra basso fretless. Laurance in tutto l’incisione suona il pianoforte acustico, a volte, preparato.

In Africa, firmata dal musicista cubano Rico Rodriguez, è il piano a disegnare il tema, la mano sinistra di Laurance supporta il tempo portato da League sul basso, un evidente omaggio al percorso musicale di Rodriguez (cresciuto musicalmente in Giamaica). Molto vicina ai climi jazz Where You Wanna go, l’arrangiamento essenziale, come gli altri del resto, lascia intravedere possibili nuove versioni con organici allargati. Le voci dei musicisti partecipano, sottolineando i passaggi più riusciti. Trails dal bello swing, grazie anche alle sonorità del piano, riporta ai grandi dischi CTI.

Iki Keklik Bir Kayada, tradizionale turco, chiude questo secondo capitolo del duo Bill Laurance & Michael League; il brano, già proposto dal vivo, emoziona per la sua melodia e la bellezza dell’interplay fra pianoforte e oud. Il pianoforte di Laurance è ispirato, sgorgano suoni chiari e limpidi a richiamare i grandi pianisti americani (Hancock, Evans, Mays, Corea).

Per chi volesse approfondire i due musicisti suggeriamo di tuffarsi nella produzione degli Snarky Puppy, nella discografia di Laurance (“Swif”, “Flint”, “Cables”, ecc.) e nelle loro molteplici collaborazioni; citiamo fra i tanti (“Lighthouse, Here if You Listen” di David Crosby), gli album di Becca Stevens, Banda Magda ai quali League ha dato il suo tocco anche come produttore artistico.

A inizio del prossimo anno si esibiranno nuovamente con date in Regno Unito, Olanda Germania ed Austria. Quanto agli Snarky Puppy, prossime date: a febbraio un breve tour negli Stati Uniti compresa la Jam Cruise e a metà maggio tour in Australia e Nuova Zelanda, non escludendo un loro ritorno in Italia la prossima estate (in attesa di conferma).

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