La “derisione del corpo”: chi nella sua vita, quando era adolescente, non ne è stato vittima? Ai tempi della scuola ti prendevano in giro anche per i pantaloni corti, il taglio dei capelli, il tipo di pantaloni. Oggi si chiama “bodyshaming” e per dimostrare che ognuno ha il corpo che ha, Vanessa Incontrada qualche settimana fa si è fatta mettere in copertina di una nota rivista completamente nuda, mostrando i suoi chili di troppo. Ultima vittima di quello che poi è bullismo proprio come ia tempi della scuola, è la giovane star campionessa di vendite e di ascolti, l’americana Billie Eilish, 18 anni soltanto, ma adorata da milioni di fan. Come sanno tutti, sul palcoscenico ama usare vestiti larghi, la ragione si è sempre detto fosse quella di non apparire come un oggetto sessuale, mezza nuda cioè, come tante sue colleghe che usano invece quel metodo per ottenere successo, essere cioè una sorta di sex toy.



IL RISCHIO DI FINIRE COME MICHAEL JACKSON

Si scopre adesso che invece il motivo del suo look potrebbe essere un altro. Beccata da un paparazzo quando usciva di casa in t-shirt e pantaloncini, la cantante ha rivelato di avere un fisico… un po’ abbondante, qualche chilo di troppo cioè. Essendo una ragazzina in pieno sviluppo niente di strano. Ma subito si sono scatenati gli haters che hanno commentato le foto con dichiarazioni del tipo “fa schifo”, “A me fa senso quella pancetta”, “Ha messo su peso”, “Sembra vecchia”e anche “che tette!”. Come sempre però i fan sono corsi in sua difesa. Il commento più appropriato è questo: “Billie Eilish ha 18 anni e ha paura di mostrare il suo corpo per colpa vostra. Non vi fate schifo? Sessualizzare una ragazza solo perché non segue i vostri stupidi standard di bellezza?”. Tempo fa in una intervista la cantante aveva detto che non leggeva più i commenti ai suoi post sui social perché pieni di insulti e che quando vedeva dal palco i suoi fan sorriderle si commuoveva fino a piangere. D’altro canto questo è il prezzo da pagare se sei una star. Il problema è che forse a 18 anni è un po’ presto per esserlo, le carriere artistiche, come era un tempo, dovrebbero procedere a passi più lenti. Si rischia di rovinarsi la vita, come successo ad esempio a Michael Jackson.

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