Il nuovo album, anticipato dal singolo “Your Power” (nel cui video compare con un’anaconda di quasi 40 chili), e le immancabili polemiche… Billie Eilish, uno dei più clamorosi fenomeni electro-pop degli ultimi anni e, secondo molti, una delle vere ‘next big thing’ della musica mondiale è ufficialmente tornata: e lo fa col botto. Per il suo nuovo lavoro la 19enne artista statunitense originaria di Los Angeles è stata protagonista di una trasformazione notevole, anche nell’immaginario collettivo: da teen (finta) impacciata a mangia-uomini, anzi mangia-donne dato che nel videoclip di “Lost Cause” si lascia andare ad atteggiamenti saffici e ambigui mentre si dimena con altre ballerine e attrici. Insomma un cambio di immagine che sarebbe ingenuo non attribuire al marketing ma che testimonia pure di una evoluzione profonda dalla Eilish.



La vulcanica Billie (che presto sarà protagonista di una performance esclusiva per il Prime Day Show, l’evento a tema organizzato da Amazon Music per celebrare il giorno omonimo) ha deciso di dire addio a look da ragazzina e a maglioni extra-large in favore di outfit molto più provocanti: o addirittura di rinunce all’outfit stesso visto anche alcuni recenti shooting fotografici in cui non ha più paura di mettere in mostra il proprio corpo. E proprio “Lost Cause” le ha causato un nuovo giro di critiche (tra allusioni saffiche, come si diceva, twerking e altre concessioni alla videocamera che a qualche fan non è piaciuta) da parte dei detrattori, come accaduto per il servizio in lingerie apparso di recente su “Vogue”.



BILLIE EILISH, “NOI DONNE? TUTTE SGUALDRINE PER VOI SOLO PERCHE’…”

“Se mostri il tuo corpo improvvisamente sei un’ipocrita: sei una facile, una puttana” si è lamentata la diretta interessata spiegando che se questa è l’opinione comune allora “se lo sono, orgogliosa di esserlo”: a detta di Billie, infatti, “io e tutte le ragazze siamo sgualdrine, lo sapete?” ha continuato polemicamente in un suo recente intervento proprio su “Vogue” che fa eco ad altre sue uscite pubbliche in cui, da paladina della cosiddetta body positivity, si è scagliata duramente contro il body shaming di cui sovente sono vittime le donne sotto i riflettori e molte sue colleghe, giovani e non, del mondo dello spettacolo. Non è nemmeno un caso che il videoclip di “Lost Cause” sia, nemmeno troppo tra le righe, una celebrazione del ‘girl power’ con alcuni ammiccamenti che tuttavia sanno più di innocente (e già vista…) provocazione a cui tanti hanno abboccato.



Ma non è finita: la popstar ne ha per tutti: se qualcuno la considera una “puttana” per il fatto di mettere in mostra il suo corpo, allora “se ne vadano a quel paese tutti: dobbiamo sentirci più forti solo per questo” aggiunge la Eilish chiamando idealmente a raccolta sempre dalle colonne di “Vogue” tutte le donne che la pensano come lei. Insomma, per parafrasare una celebre frase: la mia immagine è mia e me la gestisco io. E, come nel caso di Lady Gaga, diventato oramai una sorta di vero e proprio case study, è facile pensare che se Billie resterà in vetta alle classifiche di vendita ancora per anni allora anche i suoi cambi di look e di immagine veicolata all’esterno si succederanno con ancora maggior frequenza. E pazienza per la quota di fanbase che minaccia di abbandonarla (ma sarà poi così?) o per tabloid UK e siti di settore che la accusano di “essersi venduta” (dopo un solo disco?): come le sue provocazioni, invero innocue, anche questo fa parte del gran gioco delle parti dello showbiz contemporaneo.