Billy Corgan e il senso della competizione: “Se devo scrivere 800 canzoni, lo farò!”

Il mondo della musica, soprattutto quando vissuto a determinati livelli e contesti, vive di una sana competizione che stimola l’estro e il talento di grandi artisti. Un esempio eloquente di quella che è definita la generazione X è rappresentato senza dubbio da Billy Corgan e il compianto Kurt Cobain: rispettivamente leader degli Smashing Pumpkins e dei Nirvana. In un’intervista rilasciata a Zane Lowe di Apple Music – riportata dal sito Rolling Stone Italia – il frontman degli SP è tornato a parlare proprio del confronto con il leader dei Nirvana e della sua prematura scomparsa.



“Voglio che gli Smashing Pumpkins siano i migliori della nostra generazione. Se significa che devo scrivere 800 canzoni, lo farò, non mi tiro indietro. Ma il più talentuoso della nostra generazione è sempre stato Kurt“. Queste le parole di Billy Corgan – rilasciate ad Apple Music e riportate da Rolling Stone Italia – che mettono l’accento sullo spirito di competizione e sul ruolo iconico di Kurt Cobain nel contesto musicale del tempo. “Faceva paura da quanto talento aveva, al livello di John Lennon o Prince, roba che ti chiedi: ma com’è possibile?“.



Billy Corgan e il suo “rapporto” con il compianto Kurt Cobain: “Ora che non è più qui…”

“Purtroppo oggi Kurt non è più qui e quindi guardandomi attorno mi sono detto che tutti gli altri li potevo battere sicuro“. Continua così Billy Corgan nel parlare delle ambizioni degli Smashing Pumpkins e della figura di Kurt Cobain. Sembra quasi prestare il fianco alle tendenze della competizione sportiva, ma in realtà il suo pensiero si inquadra in un contesto musicale dove il frontman sente quasi di non avere uguali in assenza dello storico leader dei Nirvana. Nel prosieguo dell’intervista rilasciata per Apple Music – riportata da Rolling Stone Italia – l’artista arriva poi a parlare delle sue emozioni ai tempi del tragico suicidio di Kurt Cobain.



Quando è morto ho pianto perché avevo perso il mio avversario più forte; io voglio battere i migliori. Non voglio vincere il campionato perché siamo solo io e un gruppo di Jabroni”. Continua con la metafora sportiva Billy Corgan nel definire le sue emozioni ed impressioni subentrate dopo aver appreso il sucuidio del “rivale” Kurt Cobain. Non manca poi di aggiungere ulteriore elogi volti a testimoniare ulteriormente la sua alta considerazione del tema della competizione in ambito musicale. “Stiamo parlando di uno al livello di Michael Jordan, probabilmente il più grande atleta che abbia visto in vita mia“.