Billy Elliot, diretto da Stephen Daldry

La programmazione televisiva di Italia 1 prevede, per la prima serata di giovedì 4 gennaio, alle ore 21,20, la messa in onda del film di genere drammatico musicale Billy Elliot. La pellicola è stata realizzata nel 2000 grazie ad una co-produzione tra Regno Unito e Francia, alla quale hanno partecipato StudioCanal, Working Title Films e BBC Films. La distribuzione in Italia è stata curata da UIP.



La regia è stata affidata a Stephen Daldry, qui al suo primo lungometraggio, subito candidato all’Oscar, come i due film successivi, The Hours (2002) e The Reader – A voce alta (2008). La storia è ispirata alla vera vicenda che ha riguardato il ballerino Philip Mosley, mentre la sceneggiatura è stata adattata da Lell Hall. Il montaggio è stato eseguito da John Wilson con gli effetti speciali di Stuart Murdoch, mentre le musiche della colonna sonora sono di Stephen Warbeck.



Il protagonista è Jamie Bell che per questo ruolo ha vinto, a soli 14 anni, un BAFTA e un National Board Review. Ha poi preso parte a film molto importanti, come King Kong, di Peter Jackson, Flag of Our Farhers, di Clint Eastwood e Nymphomaniac, di Lars Von Trier, per citarne alcuni. Completano il cast Julie Walters, Gary Lewis, Jamie Draven, Stuart Wells e Jean Heywood.

La trama del film Billy Elliot: la forza dei sogni contro ogni pregiudizio

In Billy Elliot, siamo nell’anno 1984 nel Regno Unito. In una piccola cittadina, il ragazzino Billy Elliot di soli 11 anni, porta avanti un’esistenza tranquilla insieme al padre Jackie, alla nonna e al fratello Toni. Suo padre è un minatore e lo stesso è anche il fratello, come del resto la stragrande maggioranza degli uomini dell’intera comunità. Questo sembra essere il destino anche del piccolo Billy. Però quest’ultimo ha un corpo abbastanza esile e il papà, per renderlo più forte sotto tutti i punti di vista, decide di iscriverlo a un corso di pugilato.



Il ragazzino è praticamente costretto, ma le sue aspirazioni sono ben altre: Billy ha scoperto di avere una vera e propria predilezione e grande passione per la danza classica. Quando però parla al genitore di questa sua inclinazione artistica, inevitabilmante il ragazzino si scontra con il diniego del padre, dovuto principalmente al pregiudizio che questa forma d’arte si porta dietro, per gli uomini, ovvero pensa che qualora dovesse acconsentire alla richiesta del figlio, sarebbe un po’ come incoraggiarlo verso l’omosessualità.

Non c’è dubbio che il ragazzino è stato scosso anche dalla terribile morte della mamma e, ogni qualvolta ne avverte eccessivamente la mancanza, si mette davanti al pianoforte e suona immaginando di rivederla al suo fianco. Il suo principale amico nonché compagno di scuola si chiama Michael, il quale non ha nessun talento per la danza, ma è certamente omosessuale. La goccia che sembra far traboccare il vaso arriva quando, un giorno, mentre è in palestra con il resto degli amici di scuola, Billy si ritrova nel bel mezzo di un corso di danza.

L’insegnante, la signora Wilkinson, si accorge di questa passione del ragazzino e lo invita a provare. Billy si dimostra subito a suo agio, tanto che l’insegnante lo invita a prendere parte alle lezioni in maniera costante nel tempo. Questo però mette il povero Billy davanti a un percorso accidentato. Sullo sfondo, gli scioperi dei minatori, la crisi economica e infine l’occasione di fare un’audizione per la prestigiosa Royal Ballet School di Londra…