Billy Elliot, la vera storia di Philip Mosley: “Non l’ho detto a nessuno, mi avrebbero preso in giro…”
Stasera 27 dicembre, su Italia 1 sarà trasmessa la celebre pellicola, diretta da Stephen Daldry, Billy Elliot. Tanti lo conoscono ma pochi sanno che la storia del ragazzino che pur di diventare un ballerino di danza classica affronta il mondo pieno di pregiudizi dell’Inghilterra del 1984 con i suoi scioperi minerari, è basta sulla vera storia del ballerino Philip Mosley. È stato proprio quest’ultimo a rivendicarla come propria raccontandosi in un’intervista uscita sul Digital Journal nel 2000: “Gran parte della storia di Billy Elliot è anche la mia storia”, affermò.
Pare infatti che lo sceneggiatore del film, Lee Hall, si fosse presentato al Royal Ballet di Londra chiedendo se vi fosse un ballerino proveniente dell’ambiente minerario, e abbia trovato Philip Mosley. I due avrebbero poi iniziato a incontrarsi e, dopo numerosi brefing, il film“Sono sicuro che non ci fossero altri ballerini nel raggio di 100 km, a scuola non l’ho detto a nessuno, mi avrebbero preso in giro”, ha raccontato. Pare inoltre che la famosissima scena in cui il giovane Billy piroetta e danza tra le strade di Durham sia la copia esatta di un episodio dell’adolescenza di Mosley.
Billy Elliot, la vera storia di Philip Mosley: i genitori lo sostennero nel suo grande sogno…
Se le somiglianze tra il film Billy Elliot è la storia del celebre ballerino Philip Mosley sono molte, altrettante sono però le differenze… Innanzitutto Mosley non ha mai nascosto la sua passione per il ballo: se nel film Elliot finge di andare a una lezione di pugilato per poi imbucarsi alle lezioni di danza di Mrs. Wilkinson per non dirlo ai famigliari, Mosley ha invece potuto sempre contare sull’appoggio della sua famiglia. In particolare sull’appoggio di sua mamma Margaret, una ex operaia tessile, che lo ha iscritto nella scuola di ballo della sorella maggiore quando era piccolissimo, e sul padre Albert, idraulico di professione, che non si è mai opposto al desiderio del figlio di danzare ma anzi lo ha spronato affinché inseguisse il suo sogno: “Un giorno gli dissi – I ragazzi non vanno a lezioni di danza – Ma lui continuò a insistere fino a convincermi”.
Così, grazie all’amore e al sostegno dei genitori Mosley riesce a raggiungere importanti traguardi: a circa nove anni vince una borsa di studio presso la Royal Ballet School a White Lodge e si trasferisce a Londra. Qui, proprio come Billy, realizzare il suo sogno diventando un eccellente ballerino e direttore artistico della Royal Opera House.
Billy Elliot, significato e finale del film: ballare per la libertà ed essere sempre e stessi…
È così che il film Billy Elliot, dichiaratamente tratto dalla vita vera del celebre ballerino Philip Mosley, ha raggiunto un enorme successo. La storia del piccolo 11enne che con un’immensa forza di volontà, si batte contro i pregiudizi e contro gli stereotipi del suo pesino e dei suoi stessi famigliare, fino a raggiungere il suo grande sogno: quello di diventare un importante ballerino di danza classica. E Billy ci riesce… Nel finale lo vediamo infatti nell’emblematica scena dove, ormai adulto, balla in un corpo di soli uomini sulle note del lago dei cigni di Čajkovskij. In questa scena è possibile individuare tutti i significati profondi del film…
Innanzitutto la vittoria della battaglia contro il pregiudizio: pregiudizio in primis sulla danza classica come disciplina che poco si addice a un uomo, e poi abbattimento del pregiudizio sulla presunta omosessualità di Billy Elliot che ora danza felice in un corpo di ballo composto da soli uomini, privi però di qualsiasi eccezione sessuale. Ma non solo, la scena finale di Billy Elliot rappresenta anche altro, il coronamento del suo sogno, e porta dunque con sé un importante messaggio da trasmettere alle generazioni venture: quello di crederci sempre, e credere in se stessi, a prescindere da tutto e da tutti.