Il corpo senza vita di una bimba di appena 5 mesi, è stato rinvenuto nelle scorse ore sulle coste libiche. Il piccolo cadavere è stata trasportato negli scorsi giorni dalle acque del Mar Mediterraneo, arrivando ad adagiarsi sulle spiagge della Libia. E’ la neonata, bimba innocente che sapeva a mala pena di essere al mondo, l’ultima vittima del naufragio avvenuto lo scorso 13 giugno, quattro giorni fa, del gommone con a bordo una trentina di immigrati che si stavano dirigendo verso le coste italiane. Purtroppo per loro, le condizione meteo avverse, e un mezzo improbabile per una traversata così complicata, tra l’altro, hanno impedito ai poveretti di raggiungere il Belpaese. 12 di loro sono morti e al gruppo si è aggiunta una tredicesima vittima, il corpicino senza vita della piccola neonata di cui sopra, ritrovato ancora avvolto in un pigiamino.
BIMBA DI 5 MESI TROVATA MORTA: CONTINUANO LE STRAGI NEL MEDITERRANEO
Il tragico ritrovamento è avvenuto sulla spiaggia dello Sourman, secondo bambino che ha perso la vita nel naufragio, così come annunciato da Mezzaluna Rossa, la Croce Rossa nei paesi arabi. 18 invece le persone che sono riuscite a mettersi in salvo, scampando alla morte. Il viaggio della speranza era durato solo una manciata di minuti, visto che, a sole 6 miglia dalla costa, il gommone di fortuna si è ribaltato, provocando il panico. Pochi minuti in cui sono svanite le speranze di una vita migliore per i poveretti a bordo, pochi minuti per uccidere 12 persone, fra cui due bambini. A confermare l’accaduto è stato Federico Soda, capo missione in Libia dell’Oim, mentre a segnalare il naufragio di sabato scorso ci aveva pensato come al solito il centralino Alarm Phone, contattato da uno dei famigliari delle persone a bordo del gommone. “Siamo molto arrabbiati per questa continua perdita di vite umane”, il commento via Twitter del telefono di emergenza. Pochi giorni prima, un altro naufragio in Tunisia aveva provocato almeno 60 morti.