A La Vita in Diretta il caso della bimba di 9 mesi picchiata dal patrigno in quel di Casarile, comune in provincia di Milano. Il programma di Rai Uno ha intervistato il custode del condominio dove abitava la coppia, Arianna, la madre della bimba, e Mario, il suo compagno, 28enne attualmente in carcere. Nazareno, il custode dello stesso stabile, ha parlato di una coppia normale: “Arianna era una ragazza normale, da come vedevo la Bambina era sempre messa bene, ho il contatto su Whatsapp e vedevo le foto ed era messa sempre benissimo, l’ho sentita ieri perchè mi chiedevano il suo contatto ma non posso darlo”.



E ancora: “Erano molto schivi, si vedevano poco, tre o 4 volte ho visto lui, sembrava una persona normale. La prima volta che l’ho visto l’ho salutato e lui mi ha salutato, il 17 settembre hanno fatto il battesimo, l’ho scoperto tramite i giornali. Una famiglia serena, assolutamente”. Poi ha proseguito il custode: “Il bimbo l’avranno sentito piangere come piange un bimbo normalmente di 9 mesi, nessuno si è mai preoccupato, qualcuno si lamenta perchè ha sentito il bambino piangere, ma mai sentito niente di male”.



BIMBA DI 9 MESI PICCHIATA, IL CUSTODE: “SE CI FOSSERO STATI DEI DUBBI…”

Quindi dallo studio fanno una domanda lecita: “Se ci fossero stati dei dubbi la mamma non l’avrebbe mai affidata al compagno? Sicuramente, che mamma lo farebbe. Non era la prima volta che lo affidava alla compagna, ha lavorato quindi lo lasciava probabilmente a lui”.

“Io lavoro da 4 mesi qui e da 4 mesi loro erano insieme non so prima – ha continuato il custode del condomino di Casarile dove la bimba di 9 mesi è stata picchiata e ridotta in fin di vita – penso che sia stato un buon padre, io posso parlare di Arianna, di lui non posso dire niente. Cosa è successo? Come posso saperlo, i condomini, i vicini, mai lamentati di loro, mai sentito un litigio ne niente, a me dicono tutto. Tutti l’han scoperto la domenica mattina perchè han sentito l’ambulanza. Poi è arrivata la nonna allarmata dalla figlia, è venuta qui e ha trovato il fattaccio”.