Sono tre gli indagati per la morte di Alessia Prendi, la bimba di 11 anni deceduta martedì scorso a causa del crollo di un’altalena nell’oratorio della parrocchia di San Pelino, in Abruzzo, ad Avezzano. Sotto accusa il parroco, don Antonio Allegritti, il vice sindaco Domenico Di Berardino e il dirigente dell’urbanistica Antonio Ferretti. Don Antonio, responsabile dell’oratorio, era in Albania non appena è avvenuta la tragedia ed è tornato appena ha saputo dell’accaduto per manifestare vicinanza e solidarietà alla famiglia, spezzata dal dolore.



I carabinieri di Avezzano stanno ora indagando coordinati dal pm Maurizio Maria Cerrato. Questi si sono recati nella casa parrocchiale e hanno acquisito la documentazione relativa all’oratorio e sequestrato l’altalena. La mamma della ragazzina lancia accuse alla parrocchia e all’amministrazione comunale: “Hanno riaperto quell’oratorio solo per far morire mia figlia”. I tronchi di legno che sostenevano l’altalena sono stati sdradicati dal terreno e hanno colpito in pieno la piccola, attorno alla quale giocavano altri bimbi, sotto shock.

Bimba morta per un’altalena: la nota del Comune

Il Comune di Avezzano, in una nota, ha espresso vicinanza alla famiglia della piccola Alessia Prendi, la bimba morta a causa del crollo dell’altalena: “L’Amministrazione manifesta la sua vicinanza alla famiglia della piccola, distrutta dalla più grande perdita per un genitore. Gli amministratori di Avezzano manifestano anche la loro più totale fiducia nel lavoro della Magistratura e, nella certezza della completa estraneità dell’Ente nella verificazione del drammatico evento, in quanto non proprietaria, né gestore, né competente per l’area interessata dal sinistro, ritengono inopportuno, in questa dolorosa fase, fornire ogni ulteriore approfondimento tecnico-giuridico per i quali ci sono tempi e sedi diversi”.
La nota del Comune prosegue: “Ogni altra precisazione, infatti, è fuori luogo e fuori contesto, e si presta ad alimentare solo confusione mediatica che reca offesa al momento di dolore collettivo: questi sono i giorni del cordoglio e della solidarietà con chi è stato colpito da un dramma incommensurabile”.

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