Era scappata dagli orrori della guerra una bimba ucraina di appena 5 anni, giunta in Italia, a Crotone, nei giorni scorsi insieme ai suoi genitori. E’ qui, però, che la scorsa domenica ha incontrato la morte. Il caso è stato affrontato dalla trasmissione Ore 14 alla luce delle ultime novità trapelate. Si trovava insieme alla cugina, in braccio al fidanzatino sedicenne quando sulla medesima via passa un giovane 18enne a bordo di un furgone. Il ragazzo è innamorato della cugina della bimba, anche lei sedicenne, ed alla vista del suo “rivale in amore”, il guidatore – senza patente e già denunciato per il medesimo reato – fa una inversione a “U” puntando sulle tre persone ed investendole. Per la bimba non c’è nulla da fare.



Quello che sembrava essere un drammatico incidente stradale, con il passare delle ore ha assunto contorni ben più gravi: le verifiche degli investigatori hanno portato alla luce una storia ben differente. L’assenza di frenate confermerebbe il fatto che il furgone abbia puntato deliberatamente sulla piccola comitiva con un intento chiaro.



Bimba ucraina uccisa a Crotone, Bruzzone “omicidio volontario”

A commentare l’incredibile vicenda è stata la criminologa Roberta Bruzzone, intervenuta nel corso della trasmissione Ore 14, la quale ha dichiarato: “Secondo i rilievi e secondo la ricostruzione dell’incidente, si tratterebbe di un omicidio volontario in piena regola”. A suo dire, secondo i riscontri non ci sarebbe stato alcun tentativo di frenata da parte del 18enne, “addirittura la velocità d’impatto depone per la circostanza che c’è stata una accelerazione proprio in prossimità dei soggetti investiti, quindi non è stato un errore ma proprio un omicidio volontario”.



I futili motivi aggraverebbero ulteriormente il fatto. Secondo la Bruzzone, era evidente inoltre che il presunto rivale in amore avesse una bambina in braccio, “e questo non lo ha minimamente fermato”. Il padre del 18enne sarebbe poi intervenuto coprendo il figlio e addossandosi le colpe. “Qui non si tratta solo di menti ma di anime a cui manca un pezzo”, ha aggiunto ancora la Bruzzone.