A Mattino Cinque News l’incredibile fuga di due bimbi di 6/7 anni da una scuola della provincia di Firenze: volevano raggiungere Roma in treno. I due sono scappati da una stradina secondaria dalla loro scuola, per poi prendere un bus e arrivare fino a Firenze città dopo aver percorso una decina di chilometri. Fortunatamente i due sono stati avvistati da due assessore del Comune di Firenze, che li hanno poi consegnati alla polizia municipale in attesa dell’arrivo dei genitori. “Sono nove anni che faccio l’assessore per il Comune di Firenze – ha raccontato una delle due ‘avvistatrici’ a Mattino Cinque News – ed è la prima volta che mi capita, tra l’altro io mi occupo proprio di scuole…”. Quindi ha raccontato: “Stavamo rientrando da Palazzo Vecchio, eravamo io e la mia collega, e di fronte al nostro ufficio vediamo questi due bambini molto piccoli, uno con lo zaino in spalla e l’altro che lo aiutava a tenere lo zaino, che si guardavano attorno un po’ spaesati”.



A quel punto le due donne si sono avvicinate ai bambini in fuga: “Ci siamo subito fermate chiedendo se avessero bisogno di aiuto e loro ci hanno detto che stavano cercando la strada per la stazione. Ci siamo insospettite e abbiamo chiesto se erano con i genitori o con la classe, quindi ci hanno detto che dovevano andare a Roma dando delle versioni contrastanti”.



BIMBI DI 6 ANNI IN FUGA DA SCUOLA: “ABBIAMO CAPITO CHE C’ERA QUALCOSA CHE NON ANDAVA…”

A quel punto si è accesa la lampadina: “Abbiamo capito che c’era qualcosa che non andava perchè non ci dicevano i nomi della scuola e dei genitori, quindi abbiamo detto loro che li avremmo accompagnati da dei signori che potevano proteggerli e li abbiamo portati dai vigili. Son rimasta lì con i bimbi fino a che i genitori non sono arrivati, erano molto preoccupati e sconvolti, per fortuna è andata bene ma sapere che il proprio figlio ha fatto da solo più di 10 km…”.



Quindi l’assessore ha concluso: “I genitori si domandavano come fosse potuto accadere una cosa del genere visto che si sentivano tranquilli che fossero in classe. Erano anche un po’ arrabbiati con i bambini, gli avranno spiegato nuovamente che queste cose non vanno bene e non vanno fatte”.