I bambini sono più felici ora in quarantena? È questa la domanda a cui alcuni recenti studi stanno cercando di rispondere analizzando il modo in cui i più piccoli stanno vivendo l’emergenza Coronavirus in tutto il mondo chiusi in casa assieme alle loro famiglie e lontani dalla scuola. Nonostante le ovvie conseguenze negative di un periodo così lungo da trascorrere forzatamente tra le quattro mura domestiche (di cui sono vittime soprattutto i genitori), alcuni ricercatori statunitensi hanno voluto spostare i riflettori anche su quelli che sono gli effetti, diciamo così, inaspettati e per certi versi positivi del lockdown. Stare insieme in casa per tutto il giorno e non sapendo come bimbi e ragazzini reagiranno? Era questa una delle domande che più frequentemente si ponevano circa un mese fa tanti genitori ma stando ad alcune indagini e racconti dei diretti interessati pare che la quarantena “all together home” stia andando meglio del previsto e i bambini attorno ai 7-8 anni di età ma anche quelli della fascia compresa fra i 3 e i 4 pare non solo si comportino tendenzialmente bene, ma siano diventati più dolci, educati e sviluppando persino un maggior grado di indipendenza. Infatti, prima della pandemia da Covid-19, a genitori e figli spesso mancavano momenti veri di condivisione casalinga, troppo compressi tra scuola, lavoro e attività extra-scolastiche che rendevano le vite dei piccoli più caotiche dell’agenda di certi divi dello showbiz. “Ora invece abbiamo la possibilità di giocare assieme, e anche stare in compagnia senza far nulla” hanno raccontato delle mamme confessando di come alcuni dei loro bambini siano letteralmente ‘sbocciati’ durante questo periodo.
BAMBINI PIU’ FELICI IN QUARANTENA?
Infatti tra il cucinare assieme, inventare nuovi giochi e condividere attimi di quotidianità che prima rappresentavano solo l’eccezione ha aiutato molti adulti ad aprire gli occhi tanto che alcune mamme e papà, per certi versi in modo paradossale ma nemmeno troppo, non vorrebbero tornare più indietro ma prolungare indefinitamente questo idillio. I loro figli infatti sembrano molto più felici e sereni, anche se ovviamente non è tutto rose e fiori: a certe età infatti i più piccoli provano comunque sentimenti di ansia, paura e stress per tutto ciò che accade intorno a loro e spesso non riescono a capire. Tuttavia, nonostante quelle che erano le previsioni di molti psicologi, i più piccoli hanno reagito mediamente meglio di quanto ci si aspettasse e dando così anche maggior speranza ai loro genitori anche per un più sereno ritorno alla vita normale un giorno: questo rallentare le loro abitudini, non oberarli di attività e impegni, è una delle chiavi della felicità e secondo alcuni potrebbe aiutarli in futuro a sviluppare pure meno stati di ansietà o forme di depressione, che negli USA sono discretamente diffuse tra i teenager. Insomma la quarantena li aiuta ad uscire da questa routine di una vita frenetica e modellata sulle esigenze degli adulti, aiutando le famiglie a prendersi il proprio tempo e non vivere la giornata secondo una “timetable” caotica. Con l’abbassarsi delle aspettative nei loro confronti, i bambini vivono meglio anche se confinati in casa e stanno cominciando a sviluppare un maggior senso di responsabilità e indipendenza di cui i primi a esserne sorpresi sono i genitori stessi, ovvero coloro con cui da sempre vivono assieme. Che la pandemia e il lockdown li aiuteranno a vedere i propri figli in modo diverso e come detto prima con occhi nuovi?