Un bimbo di 9 anni originario degli Stati Uniti, sta lottando contro il covid da ben 4 anni. E’ la storia di Theo Hout de Saint-Albin, che quando si è infettato era uno studente della scuola elementare, a luglio del 2020, poco dopo lo scoppio della pandemia in tutto il mondo. A quasi quattro anni di distanza da quell’evento, il piccolo Theo sta ancora lottando contro gli effetti del long covid.



“Quello che è successo subito dopo il Covid-19 è stato peggiore del mio vero Covid-19”, ha raccontato il bimbo, oggi frequentante la seconda media, al programma “Good Morning America” su Abc, precisando che “Soffro di emicrania cronica… non significa che l’emicrania sia terribile ogni giorno. È molto imprevedibile. Va a ondate. Ma è sempre lì. Non se ne va mai”. In totale Theo ha avuto il covid tre volte in quattro anni, ma comunque in forma lieve. Il problema è ciò che è accaduto subito dopo la positività, che stando allo stesso sta influendo negativamente sulle sue capacità di apprendere, andare a scuola e stare con gli amici.



BIMBO DI 12 ANNI LOTTA CON IL LONG COVID DA 4 ANNI: ECCO DI COSA SOFFRE

A Theo è stata infatti diagnosticata la sindrome da tachicardia ortostatica posturale, o POTS, un disturbo della circolazione sanguigna che può causare vertigini, stordimento e battito cardiaco accelerato, così come spiega l’Istituto nazionale statunitense di disturbi neurologici e ictus. Inoltre soffre di problemi muscolari, estrema stanchezza e confusione mentale, prendendo più di 20 fra farmaci e integratori ogni giorno, che lo aiutano con i vari sintomi.

“Non c’è un vero modo per sapere come mi sentirò”, ha precisato il ragazzino, precisando che ogni giorno può andare a scuola solo mezza giornata, mentre spesso e volentieri è costretto a stare tutto il giorno sul divano. “È particolarmente difficile perché è ‘invisibile'”. A volte è difficile convincere le persone a crederti perché possono entrare in empatia con qualcosa che sanno che è lì. ‘Oh, hai una gamba rotta, lo vedo. Wow, non puoi camminare. Deve essere dura’. Ma ti fa male la testa? ‘Non vedo un grosso rigonfiamento sulla tua testa. Non vedo bende avvolte attorno ad essa’”.



BIMBO DI 12 ANNI LOTTA CON IL LONG COVID DA 4 ANNI: 5,8 MLN DI BIMBI AMERICANI HANNO SVILUPPATO LA PATOLOGIA

Secondo una recente analisi pubblicata sulla rivista Pediatrich, 5,8 milioni di bambini negli Stati Uniti hanno sviluppato il long covid, fra il 10 e il 20 per cento del totale di coloro che hanno avuto l’infezione. Il problema è che il long covid è ancora per certi versi misterioso visto che i sintomi possono durare poche settimane dopo l’infezione ma come nel caso di Theo anche mesi e anni e gli scienziati stanno ancora studiando la patologia.

Tra l’altro è anche complicato diagnosticarlo, visto che non esiste un test o un esame del sangue per certificarlo, di conseguenza il personale sanitario deve andare per esclusione e fare affidamento sulla descrizione dei sintomi da parte degli stessi bimbi. A Theo ci hanno impiegato quasi due anni per scoprire appunto il long covid, diagnosticato dal Kennedy Krieger Institute grazie alla dottoressa Laura Malone, una neurologa pediatrica. La madre di Theo ha spiegato che quando gli è stata fatta la diagnosi è stato un sollievo: “Ricordo solo che è stato un vero sollievo. Era proprio come, ‘Oh, sai, lo stanno riconoscendo ed è ufficiale, e Theo non è solo’”.