E’ una tragedia immane quella che ha coinvolto nei giorni scorsi il piccolo Karim di appena 10 anni, morto schiacciato dal cassonetto della Caritas nei pressi di Bergamo, a Boltiere. Non sono ancora chiari i motivi che hanno portato il piccolo ad avvicinarsi al cassonetto, se per giocare o solo per cercare un nuovo paio di scarpe. Come racconta La Stampa, Karim Bamba era il secondo di cinque figli di Valencine, arrivato dal Costa d’Avario 18 anni fa e di Anna Maria Gambino, donna 37enne originaria di Palermo. A Causa del Coronavirus, il padre – che si trovava in Africa al momento della tragedia – non è ancora potuto rientrare. La donna, di contro, ci tiene a precisare: “Sono state scritte troppe bugie su di noi. Non è vero che mio figlio era senza scarpe…”. I vicini, tuttavia, avevano parlato di una situazione di totale indigenza al punto da ricevere aiuti da Caritas e Comune da oltre sei anni. Ed anche il sindaco parla di una famiglia molto bisognosa di assistenza: “Anni fa erano stati anche sfrattati. Li abbiamo messi in questa casa comunale. Non hanno mai pagato l’ affitto, pagavamo noi le bollette, poi c’ erano anche gli aiuti alimentari. Nessuno ha mai cercato di togliere i bambini a questa famiglia. A modo loro, con tutte le difficoltà, erano genitori premurosi. Gli avevamo fatto presente che il rischio c’ era”. L’udienza però è stata rinviata ad ottobre per via dell’emergenza Coronavirus. Anche alla luce degli aiuti sempre dati, il sindaco è più propenso a pensare ad un gioco finito male: “Un tragico gioco di un bambino vivace finito in tragedia”. E’ stata disposta l’autopsia ma ci sono pochi dubbi sulla dinamica dei fatti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



TRAGEDIA A BOLTIERE: MORTO BIMBO DI 10 ANNI

Tragedia avvenuta nella giornata di ieri a Boltiere, dove un bambino è morto, schiacciato in un cassonetto di abiti usati. L’episodio si è verificato nella serata di ieri, martedì 19 maggio, e la vittima aveva 10 anni. Con grande probabilità il bimbo, tale Karim Abdou Bamba, secondo di cinque figli di una famiglia residente in paese, deve aver notato qualche vestito che gli piaceva, e di conseguenza si è arrampicato all’interno del cassonetto: peccato però che qualcosa deve essere andato storto, visto che, l’ingranaggio di chiusura che ruota di fatto i sacchetti con gli abiti, comprimendoli all’interno, deve essersi azionato, schiacciando lo stesso ragazzino. Ad accorgersi che qualcosa non andava, come riferisce l’edizione online del quotidiano Eco di Bergamo, una signora che passava di lì e che ha immediatamente allarmato i soccorsi. Nel giro di pochi minuti si sono recati sul luogo segnalato i medici sanitari, ma quando hanno soccorso il bambino questi era già in condizioni disperate.



BIMBO MORTO IN CASSONETTO VESTITI: DISPOSTA L’AUTOPSIA

Karim non era infatti cosciente, e i soccorritori hanno provato a rianimarlo. Sul posto sono giunte due ambulanze e un’auto medica, nonché i vigili del fuoco della compagnia di Dalmine che hanno smontato il cassonetto dei vestiti, per liberare il piccolo. Pochi minuti dopo il bambino è stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale Papa Giovanni XII di Bergamo, dove però è morto poco dopo il suo arrivo, a causa delle gravissime lesioni riportate dopo lo schiacciamento. Quella accaduta ieri sera è stata una tragica fatalità, e nel contempo, un episodio frutto molto probabilmente della povertà, di un bambino che forse aveva visto qualcosa per se o per la sua famiglia, e che stava provando a prendere quasi come fosse un regalo di Natale. Un gesto semplice, innocente e umano, che però si è concluso in tragedia. Il corpo del bambino non è ancora stato restituito alla famiglia per i funerali, ma è nelle mani delle autorità per l’autopsia di rito.

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