Tragedia in Veneto dove un bimbo di 5 anni è morto nella giornata di lunedì 23 agosto, dopo che lo stesso era stato visitato e curato in tre diversi ospedali. Il bambino era originario di Porto Viro, nel Rodigiano, e sulla vicenda è stata aperta un’ispezione, così come comunicato dal governatore Luca Zaia: “per ricostruire il percorso, sentire gli operatori di tutti gli ospedali e valutare passaggi e cartelle cliniche”. Il presidente Veneto ha aggiunto che “Davanti a questa tragedia non potevamo fare altrimenti”.



Sulla questione è intervenuta anche l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, che come si legge su tgCom24.it “ha già avviato gli accertamenti per fotografare subito la situazione – ha chiarito sempre il presidente veneto – e immagino che altre autorità apriranno un fascicolo”, inoltre anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha chiesto un’ispezione nei tre ospedali. Il bimbo di 5 anni era stato visitato la mattina di domenica scorsa presso l’ospedale di Adria, in provincia di Rovigo, quindi dimesso a seguito di una diagnosi di gastroenterite. Era stato poi nuovamente ricoverato presso l’ospedale di Chioggia, in provincia di Venezia, visto che i sintomi non erano scemati, e salvato poi nella tarda serata dello scorso 22 agosto “da un improvviso arresto cardiaco”.



BIMBO DI 5 ANNI MORTO IN VENETO, LA NONNA: “NESSUNA PATOLOGIA”

I medici avevano quindi optato per il trasferimento in terapia intensiva presso l’ospedale di Padova “ma nel frattempo si sono manifestati altri due episodi di arresto cardiaco, ripresi con le manovre rianimatorie”, per poi morire alle 7 di lunedì mattina “per un ulteriore peggioramento delle condizioni”. L’Ulss 3 ha fatto sapere che i medici hanno riscontrato dei problemi gastroenterologici e cardiaci ma non respiratori, e che le indagini diagnostiche e autoptiche “sono attualmente in corso: pertanto non è ancora possibile trarre conclusioni sulle cause della morte”.



Sulla vicenda si sono espressi anche i famigliari, a cominciare dalla signora Carla, la nonna materna, secondo cui il piccolo non soffriva di alcuna patologia: “Si è sentito male sabato notte, accusava continui episodi di vomito e a quel punto i genitori hanno deciso di portarlo in ospedale. A Chioggia la situazione domenica pomeriggio sembrava stabilizzata. Alle 2 di lunedì notte però ho ricevuto una telefonata da mia figlia che mi avvertiva dell’immediato trasferimento di mio nipote a Padova per un improvviso e grave peggioramento. Poi il decesso”.