Si è sfiorata la tragedia nella giornata di ieri a Pavia, dopo che un cancello in ferro è collassato addosso ad un bimbo. Il piccolo di soli 6 anni è stato ricoverato in ospedale, ma fortunatamente non è in pericolo di vita. Una vicenda trattata nelle ultime ore dall’agenzia Ansa e da numerosi quotidiani locali, che sottolineano un fatto a dir poco imbarazzante: lo stesso cancello crollato era già caduto due anni fa, tra l’altro, addosso alla sorellina di sei anni del bambino ferito ieri (anche in quel caso la piccola se la cavò). La struttura incriminata si trova nel cortile di un complesso gestito dai Servizi sociali pavesi, al Villaggio San Francesco, dove si risiedono persone e famiglie in condizioni di fragilità. Il grosso cancello in ferro è fuoriuscito dalla sua sede, ed ha colpito il bambino di 6 anni che si trovava nelle vicinanze: immediato l’intervento dei soccorsi e il ricovero in ospedale, ma come detto sopra, la piccola vittima non è fortunatamente a rischio.
BIMBO DI 6 ANNI TRAVOLTO DA CANCELLO: LA REPLICA DEL COMUNE
“Il primo pensiero va al bambino coinvolto nell’incidente – hanno fatto sapere dal comune pavese – cui vanno i nostri auguri di pronta guarigione. Sullo svolgimento dei fatti sono in corso le indagini di rito, oltre a un’istruttoria interna per la ricostruzione delle circostanze, quindi, al momento, non è opportuno esprimersi a riguardo”. Violenta la reazione del “MovimentoPavia.org”, pubblicata sull’omonima pagina Facebook, “È evidente che il comune non è minimamente in grado di gestire in sicurezza questa struttura. Torniamo a ribadire che il villaggio non è una soluzione per le famiglie sfrattate, che va chiuso e che vanno assegnate case vere, popolari o transitorie che siano, alle famiglie. Non intendiamo lasciare passare impunito questo ennesimo episodio”. Parole a cui lo stesso Comune ha replicando dicendo: “Le affermazioni espresse sulla pagina Facebook “MovimentoPavia.org”, a danno di operatori del Comune di Pavia, sono però molto gravi. In merito a queste ultime, si sta valutando se procedere a querela”.