Un bimbo di appena 20 mesi è morto per una crisi respiratoria e i suoi funerali sono stati celebrati senza che fossero presenti i genitori naturali. È un dramma nel dramma quello che giunge dal Piemonte, più precisamente dalla città di Asti, dove il piccolo si è spento a seguito di una lunga lotta contro una grave malattia che purtroppo ne ha segnato l’esistenza sin da quando ha emesso il suo primo vagito. Il bimbo è deceduto senza che i genitori venissero informati della sua dipartita: “Non ci sono state violazioni giuridiche da parte del Comune di Asti e del tribunale per i Minorenni di Torino, ma sul lato umano si poteva fare diversamente”, ha precisato il legale difensore del padre del bambino, l’avvocato Claudio Malabaila.



Il bimbo non era con i suoi genitori naturali in quanto gli stessi non erano stati ritenuti adatti a prendersi cura di lui dagli assistenti sociali comunali, a tal punto che erano state già avviate le pratiche necessarie per consentirne l’adozione ed era già stato affidato a una famiglia, prima di essere trasportato in un centro specializzato di fronte all’aggravarsi delle sue condizioni di salute.



BIMBO DI 20 MESI MORTO: NON INFORMATI I GENITORI NATURALI

La vicenda del bimbo morto a 20 mesi e del mancato avviso dell’accaduto ai suoi genitori naturali è stata approfondita ulteriormente sulle colonne del “Corriere della Sera”, dove si legge: “I genitori naturali avevano continuato a vederlo ogni due settimane, finché è stato loro consentito, poi non avevano più saputo nulla di lui. Infatti, il permesso è stato revocato”.

A seguito della scomparsa del bimbo, “i servizi sociali hanno organizzato il funerale ma, secondo l’accusa dei genitori, non hanno avvertito il padre e la madre naturale, che hanno saputo delle esequie da altre fonti, dopo una settimana, quando l’ultimo addio era già stato celebrato”.