Intossicazione alimentare a Sharm, muore bimbo di 6 anni e padre grave
Venerdì scorso il piccolo Andrea, di 6 anni, è morto in seguito ad un’intossicazione alimentare a Sharm. Assieme a lui, anche suo padre è finito in rianimazione, accusando problemi cardiaci gravi e anche la madre, incinta di 4 mesi, avrebbe accusato qualche problema. Il tutto è capitato a Sharm el Sheikh, mentre la famiglia era in vacanza per due settimane dal 26 giugno. La vicenda richiede ancora chiarimenti precisi che spieghino come nel 2022 sia possibile morire per un’intossicazione alimentare.
Venerdì il piccolo Andrea avrebbe iniziato a sentirsi male, con episodi di vomito e diarrea che avrebbero fatto pensare ai suoi genitori ad un colpo di caldo. I sintomi si sono poi presentati uguali anche nel padre, Antonio, e nella madre, Rosalia. Su indicazione del resort nel quale alloggiavano, allora, si sarebbero rivolti alla guardia medica di Sharm, che avrebbe diagnosticato loro un’intossicazione alimentare. Dopo una flebo di fisiologica al piccolo Andrea e ad Antonio, entrambi disidratati, avrebbero prescritto delle pastiglie contro l’intossicazione alimentare (secondo conferma del medico di famiglia sentito telefonicamente dalla coppia).
Intossicazione alimentare a Sharm, “un’ora di rianimazione per il bambino”
A raccontare la triste e dolorosa vicenda dell’intossicazione alimentare che a Sharm ha ucciso il piccolo Andrea di 6 anni è stato Roberto Manosperti, fratello di Rosalia. Innanzitutto, lui assicura che la famiglia avrebbe sempre e solo bevuto acqua in bottiglia, oltre ad aver sempre mangiato al resort. Dopo il medicinale, le condizioni del piccolo Andrea non sono migliorate, costringendo la madre a chiamare un’ambulanza, “ma all’arrivo al nosocomio Andrea è morto”, racconta Roberto a Dagospia. “I medici per un’ora hanno tentato di rianimarlo”, ma purtroppo non ci sarebbe stato nulla da fare per il piccolo, vittima di un’intossicazione alimentare. Il padre è attualmente “in rianimazione con problemi cardiaci, ai reni e polmonari, ha una saturazione bassissima”.
La famiglia si sarebbe dunque rivolta alla Farnesina pur di far rientrare in Italia la coppia e il corpo del piccolo Andrea. I coniugi colpiti dall’intossicazione alimentare, infatti, sono attualmente bloccati a Sharm per stessa ammissione della madre , che in un audio chiede aiuto alle istituzioni perché le loro precarie condizioni di salute non permettono loro di prendere un volo di linea. Inoltre, stando a quanto racconta Roberto, l’ospedale non sta rilasciando i referti sanitari necessari per trasferire la coppia in un ospedale italiano. La Farnesina si è mobilitata per aiutare la coppia, riuscendo almeno a far rimanere la madre in nosocomio accanto al padre.