I familiari di Tommaso D’Agostino, il bambino di 4 anni travolto e ucciso da un’auto il 18 maggio di due anni fa davanti a scuola, hanno chiesto un risarcimento di due milioni. La tragedia era avvenuta davanti alla scuola “Primo Maggio” della frazione di Pile, vicino L’Aquila. Il bimbo stava giocando nel giardino dell’asilo quando un’auto, una Passat, si era sfrenata improvvisamente, sfondando la recinzione esterna del giardino, travolgendo Tommaso e altri quattro piccoli che giocavano. Se gli altri bimbi se la sono cavata con ferite, Tommaso non è riuscito a sopravvivere.
L’udienza si è tenuta il 3 aprile presso il Tribunale dell’Aquila davanti al gup Guendalina Buccella. Come responsabili, da Tommaso Colella (avvocato della parte civile) sono stati citati il Ministero dell’Istruzione, il Comune dell’Aquila e l’assicurazione dell’auto che ha sfondato la recinzione. Sotto accusa anche la donna 39enne che aveva parcheggiato la Passat vicino la scuola, in attesa che il figlio uscisse. Alla signora, di origine bulgara, sono contestati i reati di omicidio stradale e lesioni. La donna avrebbe “parcheggiato l’auto senza mettere il freno a mano, per poi scendere dal veicolo”.
Bimbo morto davanti l’asilo a L’Aquila: l’accusata chiederà il rito abbreviato
Francesco Valentini, legale della 39enne che ha parcheggiato l’auto davanti alla scuola, in aula ha annunciato che chiederà il rito abbreviato per la sua assistita, che ha ammesso le sue responsabilità. Gli altri imputati rischiano invece di andare a processo: il responsabile del servizio prevenzione dell’istituto comprensivo Mazzini, il responsabile del settore edilizia scolastica del Comune dell’Aquila, e la dirigente scolastica dell’asilo “Primo Maggio”, come riporta Orizzonte Scuole. La prossima udienza si terrà il 26 giugno.
La 39enne, secondo l’accusa, avrebbe parcheggiato la vettura senza inserire il freno a mano, per poi scendere a prendere a scuola i figli. L’auto si è poi sfrenata, rompendo la recinzione del giardino dell’asilo e travolgendo i piccoli: l’impatto è stato mortale per il piccolo Tommaso, che è deceduto prima di arrivare in ospedale.