E’ un pianto quasi disperato, ansiogeno, quello del bimbo di Nola che si può ascoltare in un video diventato virale in queste ore. Un pianto che porterebbe ad agire, ad intervenire per rassicurare il piccolo, un pianto che smuove le coscienze, ma evidentemente non quelle di due infermiere impegnate nella manicure. Immagini scioccanti, quelle girate all’interno dell’ospedale di Nola: un neonato di 3 mesi ricoverato che piange affannosamente, alla ricerca chissà di quali cure e attenzioni, e poco distanti due operatrici che anziché intervenire preferiscono passarsi lo smalto sulle unghie. Una vicenda che sta facendo montare la rabbia e l’indignazione e che rischia di portare anche all’assunzione di provvedimenti, come ha chiarito Ciro Carbone, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli:”Attenderemo che l’Asl Napoli 3 e i vertici dell’Ospedale di Nola completino l’indagine interna già avviata. Non un giorno di più. Dopodiché, se fosse confermato che iscritti all’Ordine degli infermieri di Napoli si siano resi protagonisti di comportamenti tanto gravi e lesivi del buon nome della professione e dei suoi principi deontologici, prenderemo tutti i provvedimenti disciplinari previsti”.



BIMBO PIANGE DISPERATO: INFERMIERE METTONO LO SMALTO

Nel suo intervento rispetto all’accaduto che ha visto due infermiere disinteressarsi del pianto di un bimbo di Nola preferendo mettersi lo smalto, Ciro Carbone ha aggiunto:”Comportamenti come quelli che il video mostra, qualora fossero confermati come veritieri, non sono in linea con i principi deontologici, professionali e etici della nostra professione. Essi gettano discredito e offendono colleghi impegnati ogni giorno in un duro, delicato e apprezzato lavoro di assistenza nei nostri ospedali e sul territorio. Giudichiamo quindi ingiuste, immeritate e offensive le ingiurie e le offese alla professione che accompagnano il video sui social. Improperi che rispediamo al mittente perché, generalizzando, ledono ingiustamente la dignità, la professionalità e i meriti sociali e professionali di tanti infermieri che operano con elevata sapienza e competenza e con specchiato e riconosciuto slancio umanitario”.



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