Una vera e propria tragedia quanto avvenuto negli Stati Uniti dove un bimbo di soli due anni ha ucciso la mamma, sparandole con la pistola del padre. Come riferisce l’edizione online del quotidiano Il Mattino, il tutto è accaduto in Florida, e ovviamente si è trattato di un omicidio per errore, ma ennesima conferma di quanto l’utilizzo così diffuso delle armi oltre oceano sia una piaga ancora da debellare. La donna era collegata in Zoom, stava effettuando una videochiamata con i colleghi di lavoro, e probabilmente distratta non si è accorta che il figlio di due anni stesse frugando nel suo zainetto, dove in maniera inspiegabile si trovava appunto la pistola.



A lasciare l’arma incustodita e soprattutto, senza la sicura inserita, era stato il padre del piccolo, il ventiduenne Veondre Avery, che in seguito è stato fermato dalle forze dell’ordine con l’accusa di omicidio colposo. La vittima, invece, si chiamava Sahamaya Lynn, aveva 21 anni. L’omicidio è di fatto avvenuto in diretta, e uno dei colleghi, accortosi di quanto fosse accaduto, ha immediatamente chiamato il 911, il numero delle emergenze negli Stati Uniti, udendo lo sparo e vedendo poi Sahamaya scomparire dallo schermo senza farvi più ritorno.



BIMBO SPARA E UCCIDE LA MADRE: PAPA’ ARRESTATO PER OMICIDIO COLPOSO

Purtroppo quando i soccorsi sono arrivati in casa per la donna non vi era più nulla da fare, troppo gravi le ferite riportate a seguito del colpo ricevuto. Una volta scattate le indagini la polizia di Altamonte ha scoperto appunto che la pistola appartenesse al fidanzato della vittima, e che questa era stata riposta nello zainetto firmato Paw Patrol dello stesso piccolo: un fatto a dir poco assurdo.

«Eravamo in riunione – ha raccontato un collega, come riporta IlMattino.it – abbiamo sentito uno sparo. Aveva la camera accesa e improvvisamente non l’abbiamo più vista sullo schermo e abbiamo sentito il bimbo piangere». Qualcun altro racconta: «Abbiamo visto del sangue sulla sua faccia, poi più niente. Chiamavamo il suo nome ma lei non rispondeva». «C’era sangue ovunque», ha invece raccontato il padre del bimbo, in lacrime, prima di essere arrestato.