Il dramma del piccolo Matias, il bambino di 10 anni ucciso dal padre a Vetralla è stato affrontato oggi anche dalla trasmissione La vita in diretta con gli ultimi particolari. A 24 ore dall’omicidio, la Scientifica ha fatto ritorno nella casa dell’orrore insieme ai vigili del fuoco. Occorre capire come sia stato ucciso il piccolo, prima di essere messo nel cassettone del letto con naso e bocca tappati con il nastro adesivo. Sarà l’autopsia a stabilire se è stato soffocato e successivamente accoltellato o se invece era ancora vivo quando il padre lo ha aggredito con una lama da cucina.



Stando a quanto emerso, tutto sarebbe stato premeditato. E’ questo un nuovo particolare agghiacciante che va ad aggiungersi alla tragedia. L’ipotesi è stata avanzata in quanto si pensa che il padre sia giunto con la volontà di uccidere anche se l’autopsia dovrebbe chiarire la dinamica dell’omicidio. Occorre capire come mai il coltello sia stato preso dalla cucina della casa dove Matias era rimasto a vivere con la madre ma il padre è entrato in caso con un mazzo di chiavi, quindi avrebbe sorpreso il piccolo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



BIMBO UCCISO A VETRALLA: MAMMA RICOVERATA SOTTO CHOC

Sulla tragedia di Vetralla, emergono nuovi dettagli. Come riferito nella puntata di “Storie Italiane” andata in onda oggi, giovedì 18 novembre 2021, l’inviato Edoardo Lucarelli ha chiarito che sarebbe stato il bimbo di 10 anni accoltellato ad aprire la porta al padre, che l’ha accoltellato alla gola, uccidendolo. In seguito, tra le 13.30 e le 15.30, quando la mamma ha fatto la tragica scoperta della morte del bambino, il papà-killer l’ha colta di sorpresa e l’ha accoltellata.

Il maresciallo dei carabinieri di Vetralla, Stefania Pandolfi, ha asserito: “L’autorità giudiziaria aveva emesso un divieto di avvicinamento nei confronti dell’uomo. La donna era seguita e monitorata da noi carabinieri. Il nostro compito non termina quando riceviamo la segnalazione, ma continuiamo a contattare e seguire la vittima. Anche lei era stata inserita all’interno di una rete ed era stato emesso un provvedimento su quest’uomo”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



BIMBO UCCISO A VETRALLA, MAMMA NON PARLA E NON REAGISCE

E’ stata ricoverata sotto choc la mamma di Matias, il piccolo bimbo di 10 anni assassinato dal padre in quel di Vetralla, comune in provincia di Viterbo (regione Lazio). «Lui era lì sul letto con sangue addosso… Sono senza parole, non avrei mai pensato nulla di simile», sono queste alcune delle poche parole rilasciate all’Agi da parte di Marjola, la madre della piccola vittima che martedì pomeriggio è stata accoltellata dal padre, Mirko Tonkov, 44enne polacco del posto.

La donna si trova ovviamente in uno stato di choc, non parla e non reagisce nel suo letto d’ospedale, e sicuramente non avrebbe mai immaginato quanto accaduto: nelle scorse settimane, infatti, i carabinieri di Viterbo l’avevano contattata chiedendole se vi fossero dei problemi, visto che il marito era stato colpito da divieto di avvicinamento, ma lei aveva replicato che andava tutto bene. Marjola è ricoverata nello stesso ospedale dove si trova anche l’ex marito e padre di Matias, arrestato per l’omicidio.

BIMBO UCCISO A VETRALLA, MAMMA RICOVERATA: LUTTO CITTADINO E VEGLIA

Era stato trovato privo di conoscenza in una stanza dell’appartamento di via Luzi dove è avvenuto l’omicidio: era ricoverato in una clinica romana a seguito del covid, e quando si era negativizzato ed era quindi libero di uscire, era tornato nell’abitazione dell’ex e aveva commesso l’omicidio. Un assassinio che ha scioccato la comunità di Vetralla, con il sindaco che ha deciso di proclamare il lutto cittadino, così come si legge sulla pagina Facebook dello stesso Comune: «Alle ore 12 verrà osservato un minuto di raccoglimento, accompagnato dal suono delle nostre campane . I pensieri e le preghiere di tutti, saranno rivolti al piccolo Matias e al dolore e alla sofferenza di una mamma, alla quale la Comunità di Vetralla intera, si stringe in un abbraccio di solidarietà umana».

Nella serata di ieri si è tenuta una veglia di preghiera presso la Chiesa di Santa Maria del Soccorso a Cura di Vetralla: «Saremo capaci di affrontare anche questo momento così difficile e incomprensibile, e lo faremo tutti insieme».