Negli scorsi giorni ha destato scalpore la vicenda di Ostia, dove un bimbo di tre anni sarebbe stato venduto dal padre per ottenere qualche soldo in cambio. Al momento il genitore, tale Amedeo di 23 anni, si trova in carcere in attesa di risvolti, ma la famiglia respinge al mittente ogni accusa. Nella giornata di ieri si sono recate presso l’ospedale G. B. Grassi di Ostia la mamma del piccolo, la 18enne Samanta, e la nonna, madre di Amedeo. Prima dell’ingresso nella struttura ospedaliera la giovane si è dovuta sottoporre a tampone, dopo di che le due donne hanno potuto incontrare il piccolo, portandogli degli oggetti famigliari e qualche regalo. La stessa famiglia, dopo la visita, si è intrattenuta con i colleghi di Fanpage.it, facendo loro sapere che il bambino si trova in buone condizioni, che ha superato lo stato di choc degli scorsi giorni, e che non vede l’ora di riportarlo a casa. “Non ha fatto nulla – le parole della mamma del piccole riferite ad Amedeo – non è vero quello che dicono e quando sarà tutto chiarito ci dovranno chiedere scusa. Amedeo vuole bene al bambino, tutti noi gliene vogliamo”.
BIMBO VENDUTO DAL PADRE AD OSTIA: RESTANO DIVERSI I PUNTI DA CHIARIRE
Il bambino vive ad Ardea, vicino a Roma, assieme alla sua famiglia rom allargata, povera ma comunque in un contesto dignitoso. A questo punto toccherà ai servizi sociali stabilire se restituire il piccolo alla sua famiglia d’origine, oppure, se sarà meglio affidarlo altrove, visto il trauma decisamente recente. Nel contempo bisognerà fare chiarezza sulle accuse nei confronti del padre, che avrebbe venduto le prestazioni sessuali del figlio in cambio di poche centinaia di euro: sarà andata davvero così? La dinamica di quanto accaduto, ricorda fanpage.it, è ancora molto frammentaria, visto che il 23enne stava guidando assieme al figlio quando ha fatto un incidente. Essendo sprovvisto di assicurazione e documenti vari si sarebbe allontanato prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, e cosa sia accaduto dopo non è chiaro. Sarebbe avvenuta in quei momenti la “vendita” del bimbo ai bagnanti di Ostia.