Osama Bin Laden era pronto a far assassinare il suo quasi omonimo Barack Obama quando questi era il presidente degli Stati Uniti. Una verità tremenda che emerge dieci anni dopo sulle pagine del Wall Street Journal, così come scrive Quotidiano Nazionale, anticipando il libro di Peter Bergen “The Rise and Fall of Osama Bin Laden”, in cui vengono ricostruiti gli ultimi giorni di vita dell’ex numero uno di Al Qaeda, ex uomo più ricercato al mondo. A rilasciare i documenti secretati è stata la Cia, nel ventennale degli attentati alle Torri Gemelle, e a dieci anni di distanza dal raid dei Navy Seals datato 2 maggio 2011, che portò appunto all’assassinio di Bin Laden.



Nel dettaglio, si tratta di file appartenenti ad Osama Bin Laden, trovati durante il famoso raid di cui sopra. “Voglio far fuori Obama, disse – riporta oggi Il Quotidiano Nazionale riferendosi ad alcuni di quei file secretati – impossibile, fu la risposta corale, il presidente è iperprotetto. Piuttosto, aggiunse una delle mogli, cerchiamo di uccidere Biden. Biden? Non ne vale la pena. “È totalmente impreparato” a fare il presidente. Si sbagliava. Biden è diventato presidente, seppur sulla sua performance gli americani cominciano a ricredersi”.



BIN LADEN VOLEVA UCCIDERE OBAMA: “NESSUNO PARLA PIU’ DI NOI…”

La Central Intelligence Agency ha impiegato anni a decifrare e interpretare i documenti firmati da Osama Bin Laden, “Nessuno parla più di noi – confidava ai familiari negli ultimi giorni di vita – abbiamo fatto degli errori. Forse dobbiamo cambiare nome e darci un’agenda meno operativa e più politica”.

Emerge quindi il ritratto di un uomo deluso, e nel contempo dimenticato e angosciato dal dare la caccia a Barack Obama, che sapeva benissimo che voleva ucciderlo. “Il Medio Oriente in macerie – ricorda ancora Quotidiano Nazionale – la guerra in Afghanistan interminabile. La Libia smembrata, la Siria distrutta, l’Iraq controllato dall’Iran che aveva imprigionato una delle sue mogli. Non era questo l’epilogo inseguito dalla sua ‘guerra santa’”.