Biontech ha pubblicato le previsioni per gli ordini sui richiami di vaccino Covid: un crollo netto delle vendite previste ha fatto registrare anche un calo degli utili e il ribasso del titolo in borsa. I ricavi previsti per il 2023 sarebbero in perdita, in base agli ultimi dati pubblicati dalla compagnia farmaceutica che mostrano come la domanda internazionale di acquisto vaccini sia diminuita drasticamente, soprattutto dopo gli annunci di molti governi in merito ad una fine dell’emergenza Covid e della minore pericolosità delle varianti del virus attualmente in circolazione.
Il fatturato della Biontech nel quarto trimestre del 2022 è passato da 5,5 a 4,28 miliardi di euro. Questo a causa del crollo delle richieste del richiamo vaccinale che invece dovevano rimanere invariate, in base alle previsioni sull’andamento delle campagne di prevenzione. L’analista finanziario della compagnia aveva anticipato che il 2023 sarebbe stato un anno di passaggio, in quanto molti contratti con i paesi acquirenti sono ancora validi e quindi c’è da attendere prima che la Biontech possa aumentare di fatto i prezzi del vaccino.
Biontech, crolla richiesta di vaccini Covid: si punta su prodotti anti-cancro
I timori degli investitori sono stati confermati per tutte e tre le principali compagnie di produzione dei vaccini Covid. Come fa notare anche il Financial Times infatti, c’è stato un crollo delle domande di circa il 60%, sia per Biontech, che per Pfizer e Moderna. Gli analisti finanziari avevano comunque predetto un calo dei ricavi dovuto ad una minore richiesta. Tuttavia le compagnie credevano che un rialzo nei prezzi potesse compensare la diminuzione di vendite. I piani della Biontech però potrebbero rivedere la scelta commerciale e puntare su maggiori investimenti nella ricerca sui vaccini anti-cancro, ancora in via di sviluppo e sperimentazione.
Questo potrebbe rappresentare una svolta di differenziazione dei prodotti, e rialzare gli utili, dopo che la maggior parte dei ricavi degli ultimi due anni è stata causata dalla vendita di prodotti anti Covid che hanno primeggiato su tutto il resto. Secondo l’analista dei mercati della Dutch Bank, “è finita l’epoca delle previsioni rialziste dovute alla pandemia che ha visto le case farmaceutiche monopolizzare i mercati“.