Un’interessante ricerca realizzata dall’istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr ha portato alla realizzazione dei cosiddetti biscotti salva-cuore. Si tratta di un alimento che al momento, come specifica Cook del Corriere della Sera, è ancora in fase “concept” ma a breve potrebbe essere prodotto in grande quantità, aiutando a proteggere l’apparato cardiaco delle persone.



Sono prodotti con farina di vinaccia di uva rossa e oltre a proteggere uno dei nostri organi principali sono anche in grado di contrastare il diabete grazie alle loro importanti proprietà antiossidanti. L’ingrediente principale, come detto poc’anzi, è la vinaccia dell’uva rossa che viene appunto usata come farina, e che va a creare dei biscotti salva-cuore che a loro volta proteggono il corpo umano da tutte quelle malattie legate all’alimentazione e che causano danni al cuore, a cominciare da obesità e diabete di tipo 2.



BISCOTTI SALVA-CUORE: COME SONO FATTI

Diverse realtà italiane, fra cui il Cnr, ma anche l’università di Napoli Federico II, quella di bioeconomica di Bologna e quella degli studi di Salerno, hanno contribuito a individuare la ricetta per creare questi biscotti salva-cuore basandosi sulla vinaccia di Aglianico Irpino un’uva rossa della provincia di Avellino che viene utilizzata per dare vita all’omonimo vino. Rosaria Cozzolino, ricercatrice del Cnr, ha fatto sapere che quell’alimento è stato fornito dai produttori locali e permette di aumentare l’assunzione giornaliera di polifenoli, che non sono altro che dei composti naturali, che appunto permettono di contrastare l’insorgere di gravi malattie.



La mente dietro questi biscotti salva-cuore è Annalisa Giosuè, che ha precisato che questi biscotti hanno profilo nutrizionale migliore rispetto a quelli classici, grazie alla presenza al loro interno di alimenti molto importanti per il corpo, come ad esempio le fibre, che favorisce la riduzione della risposta glicemica, quindi gli zuccheri che vengono introitati dal nostro essere umano.

BISCOTTI SALVA-CUORE: PERCHÈ FANNO BENE

Inoltre, lo studio ha potuto identificare una bassa reazione di Maillard, un fenomeno che solitamente viene associato a infiammazioni e malattie cardio metaboliche. Ma di cosa sanno questi biscotti salva-cuore? Secondo quanto riferisce sempre Cook, i risultati sarebbero positivi dal fronte del gusto, tenendo conto che è già stato condotto un test sensoriale, che ha confermato che la vinaccia non ha alterato la gradevolezza degli stessi.

Al momento sono purtroppo solo dei prototipi, ma si tratta di un primo importante step nell’individuazione di una ricetta che permetta di realizzare un prodotto gustoso e molto diffuso come appunto i biscotti, ma che nel contempo non siano dannosi per il corpo umano, essendo a basso contenuto di zuccheri, ma soprattutto molto utili nel proteggere il cuore. Serviranno ovviamente altri studi che i ricercatori coinvolti siamo sicuri svolgeranno, ma i risultati già ottenuti con questo importante lavoro tutto italiano sono decisamente incoraggianti: attendiamo nei prossimi anni il secondo step.