Termina oggi la tre giorni del Bit Digital Edition (la versione on-line della tradizionale Borsa Internazionale del Turismo) dedicata agli operatori, che lascerà quindi spazio, fino a venerdì, per il pubblico. Un’edizione che si sta rivelando particolarmente tonica, con l’adesione di 1.581 operatori della filiera-turismo, con più di 90 eventi oltre a quelli organizzati direttamente dagli espositori, e circa seimila appuntamenti (in videochat) con i buyer. Numeri che danno testimonianza se non altro di una rinnovata e per certi versi inedita attenzione al settore “che è destinato a dare la spinta maggiore alla ripartenza del sistema Italia”, come ha detto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia nel corso del convegno inaugurale.
Una spinta comunque che parte da handicap sostanziosi: 92 miliardi di euro in spesa persi nel 2020, e un’altra cinquantina che non risponderanno all’appello nemmeno quest’anno, stando alle previsioni. In sintesi, per rivedere numeri simili a quelli record registrati nel 2019 bisognerà resistere almeno fino al 2023, stando alla ricerca di BVA Doxa per l’Italia sulle trasformazioni del settore turistico a seguito della pandemia.
La nota positiva arriva però dalla conferma che la voglia di viaggiare non si è fermata: il 67% degli italiani – sostiene Doxa – partirà e di questi l’85% sceglierà una meta nazionale. A crescere è il desiderio di evasione, di superare i confinamenti e le restrizioni. Il 47% degli italiani – evidenzia la ricerca – dichiara di avere bisogno della vacanza ancora più che in passato, proprio a causa del Covid-19 e delle conseguenze, fisiche e psicologiche, che la pandemia ha portato. Un sentiment generale dunque fiducioso, anche grazie alla relativa tranquillità alimentata dalle vaccinazioni, all’annunciata introduzione dei green pass (al Bit il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton ne ha assicurato l’entrata in vigore entro fine giugno), alla prossima abolizione del coprifuoco e delle quarantene per i viaggiatori stranieri.
Al Bit è stato presentato anche lo scenario globale sul turismo elaborato da UNWTO, seguito dal report “La trasformazione sostenibile e digitale per la ripresa nel turismo europeo” a cura di Euromonitor International di Londra. Il Commissario Breton ha presentato il piano europeo per rilanciare il turismo e l’atteso Digital Green Pass. A seguire è stato presentato il XXIV Rapporto sul Turismo Italiano a cura di CNR-IRISS, in collaborazione con Istat e Censis. A completare le analisi, infine, sono state presentate le analisi del think-tank Oxford Economics, per la prima volta in Bit. Da tutti gli studi emergono i connotati della grave crisi e la consapevolezza di come l’uscita dall’emergenza rappresenti una concreta opportunità per ripensare le destinazioni con un approccio inclusivo, basato sulla sostenibilità e sulla trasformazione digitale per rispondere all’evoluzione della domanda, sempre più determinata non dall’offerta ma dal viaggiatore, che ricerca più l’esperienza che la destinazione.
Linee confermate anche da “Formarsi a un cambio d’epoca” (tra gli “special talks” di ieri), una conversazione fra Franco Iseppi, presidente Touring Club Italiano, e Salvatore Veca, presidente Fondazione Campus, su temi quali le conoscenze e le competenze decisive per guidare il mondo fuori dalla pandemia, cosa abbiamo imparato dall’emergenza sanitaria globale e quale sarà la nuova normalità per il turismo.
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