Elon Musk esce allo scoperto: Tesla ha deciso di investire 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin e intende cominciare ad accettare pagamenti in criptovaluta. Dopo l’annuncio, il prezzo del Bitcoin è tornato a correre, facendo registrare un nuovo record grazie alla “spinta” dei veicoli elettrici. Così sulla piattaforma coindesk è arrivata a 44.701 dollari a fine mattina, prima di calare leggermente. Gli analisti ritengono che con questa mossa di Tesla possa essere cambiato il corso della storia della valuta digitale. Eric Turner di Messari, società di ricerca specializzata su criptovalute, alla Reuters ha commentato: «Credo che vedremo una serie di aziende che allocheranno risorse sul Bitcoin, ora che Tesla ha fatto la prima mossa».



Tesla ha chiarito che questa mossa rientra nella sua politica di investimento e massimizzazione dei ritorni sul cash che detiene. All’ultima trimestrale erano oltre 19 miliardi di dollari di contanti e assimilabili. L’obiettivo è arrivare ad accettare Bitcoin come forma di pagamento per i prossimi prodotti Tesla, «in accordo con le normative vigenti e in una prima fase su base limitata», ha specificato la casa d’auto.



BITCOIN E TESLA, LA MOSSA DI ELON MUSK

Pochi giorni fa Elon Musk aveva fatto comparire l’hashtag #bitcoin sul suo profilo Twitter. Oggi la decisione di Tesla, contenuta in una comunicazione alla Sec, la Consob americana, in cui si spiega che il bitcoin garantisce maggiore flessibilità per diversificare e massimizzare ulteriormente gli utili. Ma il fondatore di Tesla è al centro di diverse polemiche per aver provocato nelle ultime settimane tramite una serie di tweet un incremento del valore delle criptovalute, non solo bitcoin, ma anche la meno nota dogecoin, balzata del 65% in 24 ore dopo una serie di tweet di Elon Musk e di alcuni artisti, come Gene Simmons dei Kiss. Finora il mondo degli investitori si è diviso sulla criptovaluta. Una cosa è sicura e la sottolinea Danyaal Rashid, analista di GlobalData: «Accettando il bitcoin come mezzo di pagamento Tesla sta creando il primo grande esperimento di utilizzo delle criptovalute nei consumi». Il problema è rappresentato dalla volatilità di queste valute. «Oscillazioni del 10-20% nell’arco di pochi giorni sono comuni e questo per un’azienda come Tesla non è facile da sostenere», osserva Rashid.

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