LA PROPOSTA DELLA LEGA SULLA DETRAZIONE IRPEF PER I FIGLI: PARLA BITONCI

Nella prossima Manovra di Bilancio potrebbe trovare spazio nuove proposte del Governo sul tema cardine del quoziente familiare: ieri lo aveva preannunciato il viceministro dell’Economia Leo intervenendo al Meeting Rimini 2023, stamane è Massimo Bitonci – sottosegretario leghista al ministero delle Imprese e del Made in Italy – ad avanzare nel dettaglio l’ultima proposta.



Bitonci al “Corriere della Sera” sottolinea i contorni della sua proposta per contrastare la denatalità, considerata il vero problema del presente e futuro di questo Paese (come ha ricordato lo stesso Giorgetti sempre dal Meeting lo scorso martedì): «ho proposto per contrastare la denatalità di collegare il taglio dell’Irpef al quoziente familiare». Nello specifico si tratta di una detrazione per ogni figlio a carico e non dovrebbe sbocciare in quella che i detrattori chiamano “tassa sui single”: questa detrazione è «scomparsa a favore dell’assegno unico universale. Io suggerisco di mantenerlo per gli incapienti, ma di aumentare le detrazione Irpef per ogni figlio».



BITONCI (MIMIT): “TASSA SULLE BANCHE, SPERO GOVERNO TENGA LA LINEA”

La ratio di una detrazione per i figli a carico resta nell’ordine del criterio massimo ribadito in questi giorni tanto da Giorgetti quanto da Leo e Bitonci: «è l’ora delle politiche per le famiglie», viste anche le difficoltà sul fronte inflazione con il caro-vita che ancora imperversa su milioni di italiani. In merito al paniere di beni calmierati proposto dal MIMIT (ex MISE), il sottosegretario BItonci ricorda come l’inflazione sul carrello della spesa resta altissima, superiore al 10% e ciò «va a discapito delle famiglie più deboli».



Sullo sfondo resta l’impegno ingente che produrrà la prossima Manovra per provare a ridurre il peso del caro.vita sulle tasche degli italiani: «il taglio del cuneo fiscale rappresenterà tra i 9 e gli 11 miliardi, circa un terzo della Manovra», mentre un altro tema importante è il rinnovo dei contratti nella Pubblica Amministrazione, sui quali però «Faremo molto, ma forse non si potrà fare tutto, sennò la manovra sarebbe già finita». Capitolo banche, la tassa sugli extraprofitti viene difesa da Bitonci che si augura il Governo possa «mantenere la linea»: «la tassa è sul differenziale dei tassi di interesse: e dunque ad essere più colpite saranno le banche che non hanno remunerato adeguatamente i propri correntisti ed alzato i tassi su mutui a famiglie e imprese. E visti gli utili delle banche, non si vede perché non ci possa essere un contributo di solidarietà, utile anche per la chiusura della legge di bilancio».