Il 2020 sarà ricordato negli Stati Uniti non solo come l’anno delle Elezioni Presidenziali USA, che proprio oggi celebrano questo grande rito democratico, e dello scontro tra Donald Trump e Joe Biden, ma anche quello della pandemia da Covid-19 e del riemergere del movimento attivista del Black Lives Matter. Anzi, mai come in questo caso i tre fatti si saldano e non è un caso se tutti gli osservatori, americani e internazionali, concordano nel dire che nella corsa alla Casa Bianca saranno dei fattori importanti. Infatti negli ultimi mesi, a seguito della morte di George Floyd, il BLM ha ripreso forza all’interno della comunità afroamericana e non e questa volta con notevole violenza tanto da dare vita agli scontri di Minneapolis in protesta contro gli abusi delle forze dell’ordine e facendo entrare il tema del razzismo all’interno dell’agenda dei due candidati presidenti. È per questo che il movimento è sotto i riflettori, non solo perché in un clima di forte tensione all’indomani del voto gli scontri coi gruppi di estrema destra potrebbero tornare d’attualità ma anche per via del fatto che proprio l’impulso del BLM potrebbe dare a Biden una spinta verso la vittoria (o intaccarne il consenso presso l’elettorato più moderato).



IL BLACK LIVES MATTER, COS’E’ E COME NASCE

Per capire come si arriva a questo 3 novembre 2020 occorre fare due salti indietro nel tempo e capire cos’è il Black Lives Matter. Nato dal basso e sull’onda di un hashtag che sui social ha preso sempre più piede, si propone come un movimento che lotta contro il razzismo e protesta per le frequenti uccisioni di persone nere da parte delle forze di polizia, contestando pure il modo in cui il sistema giuridico americano affronta la questione. L’origine si fa risalire al 2013 quando George Zimmerman fu assolto dopo aver sparato al 17enne Trayvon Martin: le proteste in strada che seguirono e il tam tam sui social hanno reso BLM un fenomeno internazionale ma la prima dimostrazione di cosa fosse la si è avuta nel 2014 a seguito della morte di due afroamericani per mano della polizia nella città di Ferguson e poi a New York. Oggi il BLM, pur condannato per alcune derive violente, ha una sponda in Biden mentre Trump si è schierato dalla parte delle forze dell’ordine e facendo entrare il tema del “Law and Order” nella sua campagna elettorale e polarizzando ancora di più la propria posizione rispetto allo sfidante.



DALLA MORTE DI FLOYD ALL’ENTRATA NELLA CAMPAGNA ELETTORALE

Ma come entra il Black Lives Matter e la morte di George Floyd nella contesa elettorale per la Casa Bianca? Secondo molti osservatori, il movimento non solo ha mobilitato gran parte di quella comunità afroamericana che nel 2016 aveva voltato le spalle a Hillary Clinton consentendo a The Donald di cogliere una clamorosa vittoria ma anche molti giovani elettori che questa volta sembrano orientati a votare per Biden, anche se in questa fascia d’età non sono pochi i delusi che avrebbero voluto il senatore Bernie Sanders come sfidante. La scelta del futuro Presidente dunque sarà influenzata non solo dalla gestione dell’emergenza Covid-19 negli ultimi mesi ma anche dal modo in cui i candidati hanno affrontato la questione del BLM e delle divisioni razziali, problema endemico alla società americana e che l’ondata di proteste ha semplicemente riportato al centro del dibattito pubblico.



Il movimento, nato come un “network” di diverse organizzazioni a livello locale, ha fatto molta presa e mobilitato centinaia di migliaia di persone ma, allo stesso tempo, ha finito per polarizzare ancora di più i due elettorali e le violenze che sono seguite (sia contro la polizia, anche se non sono mancati casi in cui gli agenti si sono uniti alla manifestazioni, sia contro i gruppi di estrema destra) secondo alcuni analisti potrebbero essere propellente per la rimonta di Trump. Infatti se Biden ha mostrato solidarietà verso i manifestanti e promesso una riforma della polizia (pur non accogliendo le richieste di tagliarne i fondi), The Donald si è schierato nettamente con gli agenti e ha puntato il dito contro gli anarchici e il mondo delle organizzazioni di sinistra.