Black Lives Matter: cos’è e cosa significa

La morte dell’afroamericano George Floyd, il 46enne rimasto vittima di un violento arresto da parte di alcuni agenti di polizia Minneapolis, Stati Uniti, nel maggio di due anni fa, ha contribuito a rendere ancora più noto nel mondo il movimento Black Lives Matter. A partire dal 25 maggio 2020 in tutta America iniziarono a registrarsi proteste pacifiche e non sotto la bandiera del #BlackLivesMatter, dando nuova linfa ad un movimento che di fatto esisteva già da sette anni. Ma cos’è e qual è il suo significato originario? Letteralmente Black Lives Matter significa “Le vite dei neri contano” e rappresenta un movimento attivista internazionale nato all’interno della comunità afroamericana ed impegnato nella lotta contro il razzismo.



L’hashtag a favore del Black Lives Matter iniziò a fare capolino sui social nel 2013, in seguito all’assoluzione di George Zimmerman, che aveva sparato e ucciso il 17enne afroamericano Trayvon Martin il 26 febbraio 2012. Ulteriore visibilità fu poi data dalle proteste che si scatenarono dopo la morte in strada di due afroamericani uccisi in due differenti circostanze nel 2014 da agenti di polizia. A partire da quel momento gli attivisti aderenti al movimento sono sempre scesi in piazza per manifestare contro le successive (e numerose) morti violente di afroamericani, uccisi per mano della polizia o per protestare contro le disparità nel sistema giuridico degli Usa.



L’esplosione del Black Lives Matter dopo la morte di George Floyd

Fondato da tre donne, Alicia Garza, Patrisse Cullors e Opal Tometi, il Black Lives Matter è tornato al centro dell’attenzione mediatica e mondiale dopo l’uccisione da parte della polizia dell’afroamericano 46enne George Floyd. “Quelle tre parole sono diventate un grido di battaglia per migliaia di persone in tutto il mondo che protestano contro la violenza e il razzismo sistemico contro i neri”, scrisse il Time. Oggi il movimento è cresciuto diventando tra i gruppi più influenti al mondo in merito a tematiche di giustizia sociale.



Per alcuni il Black Lives Matter rappresenta il movimento più grande della storia americana. In seguito alla morte di Floyd si stima che aderirono alle proteste del movimento tra i 15 e i 26 milioni di persone. Parlando proprio della sua diffusione e della grande notorietà, come riferisce Valigiablu.it, il professore di sociologia dell’University of North Carolina Kenneth Andrews ha commentato in merito: “la diffusione geografica delle proteste è una caratteristica importante e aiuta a individuare la profondità e l’ampiezza del sostegno guadagnato dal movimento”.