Perché Laurent Blanc non allena più? Se lo è chiesto recentemente Arsène Wenger, uno che ha fatto la storia in panchina e che, da buon connazionale ma anche semplice addetto ai lavori, ha sponsorizzato la candidatura dell’ex CT della nazionale francese. “E’ il prototipo dell’allenatore transalpino che può essere esportato in un grande campionato” ha detto l’alsaziano; ecco, noi prendiamo spunto da qui per dire che Blanc potrebbe effettivamente tornare utile anche nella nostra Serie A. A quale squadra, però? Le big sono tutte sistemate, a meno di scossoni sempre possibili ma oggi poco plausibili; a parte una, ovvero il Milan. Che, tra gli abboccamenti con Ralf Rangnick e la potenziale conferma di Stefano Pioli, potrebbe virare su un terzo profilo. Già sondato, peraltro, e più volte: forse in Italia Blanc ha avuto maggiori contatti con la Roma (risultandone più volte vicino o vicinissimo), ma anche il club rossonero ci ha pensato quando si è trattato di cambiare, anche un’estate fa prima di scegliere Marco Giampaolo.
Ma perché Laurent Blanc non allena più? Spiegazioni razionali ce ne sono poche. In Francia ha vinto tutto, ha aperto il grande ciclo del Psg con tre campionati consecutivi e soprattutto, ancora prima, aveva reso immortale la stagione di un Bordeaux che non era già più quello del passato, con tripletta stagionale e quattro titoli complessivi alla prima avventura in panchina. Forse, c’entra quel contenzioso con la federazione: alla vigilia degli Europei di Polonia e Ucraina (i Bleus sarebbero stati eliminati ai quarti) Blanc era finito nell’occhio del ciclone per avere sponsorizzato l’idea di porre un limite ai calciatori con doppio passaporto da convocare in nazionale, temendo che una volta cresciuti i ragazzi potessero scegliere altre nazioni. A dirla tutta non si è mai saputo chi avesse lanciato la proposta in prima persona, presumibilmente la visione di Blanc era prettamente tecnica ma anche amici e compagni del passato (da Lilian Thuram, in primis, a Didier Deschamps che lo avrebbe sostituito in nazionale) lo avevano attaccato.
BLANC AL MILAN? CALCIOMERCATO, TRA RANGNICK E PIOLI…
Poi, certo, Blanc è tornato ad allenare e, come detto, ha traghettato il Psg verso l’era odierna aprendone di fatto il ciclo – dopo i contributi di Antoine Kombouaré e Carlo Ancelotti – ma da quando la sua esperienza si è esaurita, nel 2016, non ha più trovato lavoro. Sappiamo che il mondo del calcio può essere fatto di occasioni da prendere al volo e che non si ripresentano, possibilità che nascono e muoiono nel giro di una notte d’estate; eppure, che Blanc non abbia una panchina da quasi quattro anni resta difficile da credere. Non uno come lui, verrebbe da dire: ancora giovane, già con una bacheca ricca, “internazionale” quanto basta per renderlo adatto a tanti campionati, come detto da Wenger (ha giocato in Italia, Spagna e Inghilterra e non come comparsa). Magari ha pestato i piedi a qualcuno, magari ha scelto lui di accettare solo determinate offerte, ma il mistero rimane. Intanto però Blanc è un allenatore libero sul mercato, e il Milan potrebbe ripensarci: i rossoneri hanno puntato il bersaglio grosso in Rangnick che ha lanciato ampi segnali di apertura, ma l’ingombrante tedesco ha già litigato a distanza con Paolo Maldini e il suo arrivo potrebbe portare ad una rivoluzione magari poco gradita ai vertici della società.
Per contro, la conferma di Stefano Pioli non è così certa anche in assenza del dirigente del Lipsia: vero che l’emiliano ha migliorato il rendimento della squadra e che ha legato con Zlatan Ibrahimovic, ma lo svedese va per i 39 anni ed è giusto non considerarlo la pietra angolare del progetto futuro (cosa che rimane un’ipotesi) anche se fosse per una sola stagione. In più, il posto di Pioli potrebbe comunque essere preso da una figura meno “ancorata al territorio”, un tecnico cioè che sappia maggiormente cosa significhi la grande atmosfera delle partite internazionali; anche Pioli non è un novellino da questo punto di vista, ma il suo curriculum l’ha sempre portato ad essere considerato comandante di squadre da rilanciare prima di farle diventare grandi. Il Milan ha ancora il potere di cambiare questo scenario e lui può sicuramente metterci del suo chiudendo alla grande la stagione (se mai si chiuderà), intanto giustamente Ivan Gazidis sta valutando altre possibilità e chissà che tra queste spunti ancora una volta il nome di Laurent Blanc, ma questa volta con un finale che lo porti davvero a fare ritorno nel nostro campionato.