Avevo previsto una vittoria a mani basse, una prestazione sull’onda di quanto di buono sul piano del gioco e della cattiveria visto contro la Roma domenica scorsa, avevo soprattutto predetto l’avvento di qualche nuova comparsa dalla numerosa panchina friulana… Diciamo che Guidolin la spunta in questo turno infrasettimanale e vince, ma non regala nessun’altra soddisfazione alle mie doti da indovino e stravolge completamente i pronosticati cambiamenti. Contrariamente a quanto chiunque si sarebbe potuto aspettare Di Natale ha giocato ancora per 90 minuti, ritorna Domizzi in campo dopo un lungo infortunio ed invece di prendere il posto di Naldo (il giocatore che finora lo aveva sostituito) chi rimane in panchina è Hertaux, si torna alla difesa a 3, ormai un classico delle trasferte. Centrocampo a 5 densissimo con Basta e Allan al posto di Pinzi e Badu a variare la formazione di domenica. Forse Pereyra dovrebbe agire più avanzato, da trequartista ma spesso lo si vede ripiegare fino alla linea di difesa quindi risulta difficile definire un modulo, vien più facile apprezzare la forza fisica del giocatore argentino per la quantità che sa dare alla squadra. La notizia più importante di serata, come vedremo, sarà però il ritorno di Brkic fra i pali. La partita è abbastanza intensa, ma il gioco non è bello, il centrocampo è un campo di battaglia, quando anche i difensori si alzano a tentare l’anticipo sugli attaccanti sembra un porto di mare, con relativa “zona carico palloni dispersi”, e “zona scarico calcioni”. Il primo a farne le spese è Schelotto che a seguito di un’entrata dura di Domizzi è costretto a lasciare il campo per un problema alla caviglia. Con il Sassuolo momentaneamente in dieci l’Udinese trova il vantaggio grazie ad una bella incursione di Basta che viene contrastato fallosamente da Ziegler. La partita non cambia. Fatica il Sassuolo a superare il centrocampo fatica l’Udinese a servire bene Di Natale. Muriel non è in serata e, come è successo molte volte quest’anno, da una palla persa davanti all’aerea avversaria proprio dal colombiano nasce il contropiede più scontato possibile del Sassuolo, Naldo sbaglia completamente l’intervento e lascia Zaza solo davanti al suo portiere che viene battuto facilmente. La qualità maggiore dei bianconeri si vede ma sono semplici acuti dei singoli che come fiammiferi si accendono e si consumano senza fare danno, il Sassuolo invece mette più grinta dopo il gol ma hanno la sfortuna di imbattersi in un Brkjc veramente felice di essere tornato fra i pali. Nel secondo tempo ritroviamo gli stessi interpreti, molti errori di impostazione, molti falli tattici o di foga agonistica. Cambio per l’Udinese, esce Lazzari entra Pinzi, dopo un minuto arriva il gol, Pereyra trova un corridoio e si infila passa la palla a Muriel che trova un gol…alla Di Natale. La partita finalmente cambia, il colpo per il Sassuolo è forte questa volta, l’Udinese controlla e sembra finalmente sulla buona strada, ma ci pensa Guidolin in poco tempo a ridare morale al Sassuolo, fuori Muriel dentro Badu, fuori Basta dentro Hertaux, se è vero che nella compagine neroverde è entrato Floro Flores è anche vero che Zaza si fa espellere nel momento massimo di spinta. Numerose le parate di Brkic, nonostante la superiorità numerica l’Udinese non riesce più a salire, acciaccati Pereyra e Pinzi, con Basta fuori i bianconeri hanno solo un’occasione di contropiede in più di mezz’ora e la sprecano malamente. Il fortino di Guidolin ricorda più una prigione dalla quale i suoi non possono uscire, il portiere serbo si è ripreso dall’infortunio alla grande e lo dimostra volando a destra e a sinistra. L’arbitro fischia, la sofferenza è finita ma quanti punti di domanda per i tifosi friulani. Se non in queste partite quando si potranno vedere i nuovi promettenti giocatori? A questa domanda non riesco a dare una risposta, qualcuno parla di fissazioni tattiche, qualcun altro di incoscienza di un allenatore in confusione. A mio parere c’è una coerenza disarmante, Guidolin parla di arrivare ai 40 punti con la mentalità di una provinciale neo promossa, molti lo accusano di falsa modestia, di finta umiltà, invece ieri sera ha dimostrato anche ai più scettici che le sue convinzioni sono radicate nel profondo. A parte i recuperi di Domizzi e Brkic dunque nessuna novità per il mister, il rischio di provare qualche giovane non è contemplata, il rischio di perdere questa partita non era nella tabella di marcia di Guidolin, il centrocampo è quello con più alternative in panchina con Merkel, Fernandes, Jadson, Badu e Pinzi, ma per non rischiare meglio Lazzari che ha sicuramente il piede buono, ma quanti errori e soprattutto che lentezza d’esecuzione. Ma la domanda a cui proprio non riesco a darmi risposta é se Di Natale riuscirà a giocare contro l’Inter. Sia lui che Muriel non hanno il fisico per le tre partite settimanali, possibile che Guidolin nella sua tabella la partita con la squadra milanese l’abbia data come possibile perdente tale da buttare allo sbaraglio un Maicosuel o un Nico Lopez? Purtroppo per l’entusiasmo di noi tifosi il pragmatismo di Guidolin potrebbe portarlo a questi ragionamenti, l’Udinese provinciale contro la grande squadra deve sempre mettere in conto una sconfitta. Quindi meglio non rischiare con il Sassuolo e via al fortino imbarazzante degli ultimi minuti. Con l’Inter che arriva a Udine domenica, il doganiere più puntuale della Serie A forse era più sensato farlo rifiatare in vista dell’impegno con i nerazzurri, pronto a batter cassa, ma Guidolin pensa il calcio così, una partita alla volta, soppesa i rischi e non vuole abbandonare le sue certezze, la tabella con scritto -27 all’obiettivo stagionale è stata sicuramente già aggiornata e anche i più dubbiosi si ricredano: quella lavagna negli spogliatoi dello Stadio Friuli esiste e detta legge.