Un’altra brutta sconfitta per l’Udinese, che questa volta viene battuta per 2-0 sul campo dell’Atalanta (clicca qui per il resoconto del match). Ormai sta diventando una costante per i friulani, che in questa stagione non riescono proprio a decollare quando giocano in trasferta. In tanti hanno giocato al di sotto delle loro potenzialità (clicca qui le pagelle della partita) e si sono svegliati soltanto nel secondo tempo, dopo che comprensibilmente Francesco Guidolin deve essersi fatto sentire negli spogliatoi. Come mai questa diversità di prestazioni tra casa e trasferta? Nel post partita il difensore francese Thomas Heurtaux ha provato a spiegare il perchè.

Cos’è successo in occasione del rigore dato e poi tolto? L’arbitro ha fischiato il rigore, tutti stavamo aspettando che Totò (Di Natale, ndr) tirasse, ma il guardalinee ha richiamato l’attenzione dell’arbitro principale e gli ha detto che c’èra un fuorigioco o un fallo, non so. Io penso questo: se hai fischiato per noi, noi dobbiamo tirare. L’arbitro però si è preso questa responsabilità ed è così.

Un match sulla falsariga di alcuni precedenti fuori dal Friuli: lontano da casa qualcosa ancora non va… E’ vero, abbiamo giocato un primo tempo brutto e sicuramente difficile. Anche nel primo tempo contro il Chievo abbiamo fatto male, abbiamo preso due gol; oggi uno, e dopo dobbiamo sempre fare una rincorsa per pareggiare. Nel secondo tempo abbiamo fatto un po’ meglio, però troppo poco per fare risultato.

Al di là della prestazione ci sono alcuni errori sistematici della difesa: il gol del primo tempo ricorda in parte quello di Liberec ed è simile a quello di Cassano contro il Parma. Si, è sicuro che quando facciamo un errore la paghiamo subito, e quando prendiamo gol diventa difficile, ancora di più fuori casa. Speriamo di lavorare bene e di trovare una soluzione.

Meglio nel secondo tempo, negli spogliatoi è arrivata qualche indicazione? Qualcosa non è piaciuto a Guidolin… Anche a noi, non so dire il perché ma nel primo tempo non è stata l’Udinese che tutti conoscono. È vero che se giochiamo così perdiamo sicuro, non si può entrare in campo e fare una brutta prestazione così come abbiamo fatto nel primo tempo.

Sembra, rispetto all’Udinese dell’anno scorso che manchi grinta, voglia, tensione agonistica. Come si esce da questa situazione? È vero, siamo come spettatori in campo. È vero che è stata la terza partita in una settimana, ma lo è stata per tutti. Dobbiamo lavorare ed entrare più cattivi in campo.

Non vi manca un punto di riferimento a centrocampo? Come difensori, soprattutto Danilo ha il compito di far partire l’azione.. Dobbiamo solo fare meglio, dobbiamo trovare una soluzione: non so perché lavoriamo bene in settimana e giochiamo meglio in casa, e poi fuori casa succede così. Soprattutto nel primo tempo è come se avessimo un po’ di paura, in Francia si dice giocare “dètenu” (trattenuti, ndr).