Clima glaciale a San Siro, e non tanto per la temperatura abbassatasi in questi giorni, quanto per l’attesa di riscatto da parte del popolo nerazzurro. E nel primo tempo questa tensione non aiuta certo la squadra di casa. Giocano meglio i bianconeri, senza scoprirsi e rischiare troppo amministrano e tentano di mordere. Niente di troppo pericoloso per l’ex Handanovic ma quanto basta per sentire i fischi dei tifosi interisti al termine del primo tempo. Il secondo tempo invece vede l’ingresso in campo di Alvarez per Guarin, ieri veramente deludente. L’argentino porta vitalità alla spinta nerazzurra, soprattuto dalla fascia sinistra dell’Udinese si vedono i primi segni di cedimento. Silva ha bisogno di aiuto per reggere e Pereyra e Fernandes lo sostengono lasciando però da solo Muriel che sparisce lentamente dalla partita. Mazzarri intuisce che su questa fascia si può fare male e sostituisce Jonathan con D’Ambrosio. Le occasioni si moltiplicano, le parate di Scuffet, i calci d’angolo, le respinte della difesa sono segno di una lotta senza esclusione di colpi, ma i bianconeri reggono. Guidolin manda forze fresche in campo ma manda anche un segnale al collega. Parola d’ordine: pareggio. Entrano Lazzari per Fernandes, Maicosuel per Pereyra e Yebda per Muriel per un improbabile 6-3-1-0, dove lo zero sta per gli attaccanti. Le occasioni ci sarebbero anche per qualche contropiede ma è l’Inter a fare male. L’apice è la doppia occasione salvata da Scuffet su Cambiasso prima e Domizzi poi in rovesciata sulla linea su tiro di D’Ambrosio. La scelta di Guidolin non lascia spazio ad interpretazioni, più volte in campionato si è visto ergere questo fortino ma mai si era riusciti a strappare il punto senza subire gol. Un punto prezioso per l’allenatore friulano che ha risparmiato Di Natale e Pinzi per la partita contro il Catania di lunedì. Ed in effetti il positivo di questo pareggio oltre che l’avvicinarsi ad una zona tranquilla deve essere letto anche circa gli interpreti. Mancando Pinzi, Basta (ieri squalificato) e Di Natale, che ultimamente stanno trascinando la squadra friulana bisogna anche sapersi accontentare del punto soprattutto perché arrivato contro una squadra che mira altri lidi rispetto ai bianconeri. Continua la striscia negativa dell’Inter che in casa non riesce ad esprimere il meglio di sé, continua anche la maledizione dei rigori secondo Mazzarri che riesce a commentare gli episodi senza commentarli ufficialmente.

L’impressione è che il braccio sia attaccato al corpo anche se una frazione di secondo prima dell’impatto è difficile capire se Heurtaux lo muova per intercettare il pallone, l’arbitro è lì e vede tutto facendo un dispiacere agli interisti che hanno come unica consolazione coprire di fischi la propria squadra anche al fischio finale.