Si chiude definitivamente il caso di Blanco e delle rose di Sanremo. Durante l’edizione del Festival 2023, che si è tenuta a inizio anno, il giovane artista aveva cantato sul prestigioso palco dell’Ariston distruggendo l’istallazione di rose che era stata realizzata proprio per lo stesso cantante e la sua esibizione. Un caso che divise letteralmente in due l’opinione pubblica fra chi lo condannò pesantemente e chi invece condivise la sua prova, ritenendola parte dello show. In ogni caso, vista l’indignazione popolare, qualcuno aveva pensato di denunciare Blanco per il reato di danneggiamento, e alla fine era partita un’inchiesta che nelle scorse ore ha trovato la parola fine.
La Procura di Imperia ha infatti depositato la richiesta di archiviazione nel confronti di Blanco, con la storia del “giardino di rose” che entra di diritto nel dimenticatoio. Blanco aveva portato sul palco dell’Ariston il suo ultimo singolo “L’Isola delle rose”, ma ad un certo punto aveva iniziato a sferrare calci a destra e a sinistra, colpendo appunto tutti i fiori presenti attorno alla band.
BLANCO, ARCHIVIATO IL CASO DELLE ROSE: MASSIMO RISERBO SULLE MOTIVAZIONI
Terminata l’esibizione, Amadeus era entrato in scena decisamente esterrefatto, chiedendo lumi allo stesso artista vestito di bianco, e lui aveva replicato dicendo: “Non sentivo in cuffia, non potevo cantare. Ma almeno mi sono divertito, la musica è anche questo”, sovrastato dai fischi dei presenti. Amadeus aveva a sua volta ribattuto: “Ora ti calmi e sistemiamo, se vuoi dopo puoi tornare a cantare”, Blanco non era più tornato a cantare.
Come riportato dai colleghi di TgCom24.it, c’è massimo riserbo sulle motivazioni che hanno indotto la Procura a chiedere l’archiviazione della vicenda: “C’e’ stata una risposta della Rai – sono le parole del procuratore di Imperia, Alberto Lari – Amadeus è stato ascoltato dalla Digos di Milano e sulla base delle giustificazioni fornite, riteniamo che il fatto si possa archiviare”. Blanco ha chiesto scusa attraverso un post sui propri social.