BLASZCZAK (POLONI): “ALLARGARE LA NATO”

L’Europa si muove per in più direzioni per evitare l’avanzata della Russia e al contempo far concludere nel più breve tempo possibile il conflitto in Ucraina: nelle ore ore in cui il Premier Mario Draghi incontrava a Palazzo Chigi la Premier della Finlandia Sanna Marin, importante era anche il vertice a Roma tra i due Ministri della Difesa di Polonia e Italia, rispettivamente Lorenzo Guerini e Mariusz Blaszczak.



L’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato – di oggi l’invio della domanda ufficiale di Helsinki e Stoccolma – rappresenta di certo una novità importante nell’economia della geopolitica mondiale ed europea, con la Polonia che non solo geograficamente resta uno dei Paesi più coinvolti: intervistato da “La Repubblica” lo stesso Ministro Blaszczak sottolinea la necessità di allargare al più presto l’Alleanza Atlantica. «La decisione di Finlandia e Svezia di avviare la procedura di adesione alla Nato è un’ottima notizia per la sicurezza della Polonia e dell’Europa. E risponde alle pretese della Russia di non estendere la Nato. La Russia sta subendo ciò che si merita: ostracismo e perdita di credibilità. Non è più un interlocutore»; per il titolare della Difesa di Varsavia l’allargamento della Nato significa molto non solo per Svezia e Finlandia, «Si tratta di un reale incremento del livello di sicurezza dei Paesi europei ed è una risposta alle richieste della Russia di non estendere la Nato».



“L’UCRAINA DEVE VINCERE LA GUERRA. LA RUSSIA…”: PARLA MARIUSZ BLASZCZAK

Sempre secondo il Ministro della Difesa polacco Blaszczak, l’unico modo a questo punto per far concludere la guerra iniziata il 24 febbraio 2022 è quello di far vincere al 100% l’Ucraina: «Siamo dinanzi a un attacco ingiustificato da parte della Russia, che ha sempre adottato una postura da superpotenza nella nostra area, cercando di rendere i nostri Paesi dipendenti, sottometterli e intimidirli. Pertanto, l’unica strada è quella di fornire un sostegno forte e duraturo all’Ucraina. E questo sotto tutti gli aspetti: diplomatico, militare, umanitario e sociale. L’Ucraina non può essere lasciata sola e deve vincere questa guerra».



Se per l’Italia la priorità in questo momento è trovato un canale diretto con la Russia per non interrompere i risicati ma presenti negoziati, in Polonia la linea è molto più netta: «Già nel 2008, in occasione di un comizio a Tbilisi, capitale della Georgia, il defunto presidente polacco Lech Kaczynski, durante la guerra russo-georgiana, disse profeticamente: ‘Sappiamo bene che oggi la Georgia, domani l’Ucraina, dopodomani gli Stati baltici, e più tardi potrebbe essere il momento del mio Paese, della Polonia’. Questo avvertimento è stato espresso un decennio fa. Già allora c’erano chiari sintomi della tendenza aggressiva della politica del Cremlino», riflette ancora il Ministro Blaszczak. Davanti allo spettro di una possibile escalation nucleare-militare, minacciata come allarme dalla stessa Russia, il Governo polacco replica stizzito tramite le parole del Ministro intervista da “Rep”: «La Polonia e i suoi alleati monitorano e analizzano attentamente la retorica russa sul nucleare. La riteniamo del tutto falsa, ingiustificata e infondata. Non abbiamo dubbi che l’obiettivo di questi messaggi sia scoraggiare noi e la Nato dal fornire un sostegno politico e militare sempre più efficace all’Ucraina. È anche un gioco calcolato per intimidire l’opinione pubblica e rompere l’unità dell’alleanza. Siamo dalla parte giusta ed è la Russia che dovrebbe avere paura. Non il contrario».