La Confederazione elvetica ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex presidente della Fifa, massima federazione internazionale di calcio, Joseph Blatter e dell’ex numero uno della Uefa Michel Platini. I due, accusati di truffa, appropriazione indebita e falsificazione di documenti, dovranno comparire presto in tribunale per difendersi. L’inchiesta, che riguarda i due massimi rappresentati delle associazioni calcistiche internazionale ed europea, è partita nell’estate del 2020 e si conclude con il deposito delle accuse al tribunale di Bellinzona.
Joseph Blatter, 85 anni, e Michel Platini, 66 anni, si sono sempre difesi dalle accuse. Le accuse sono relative al pagamento della presunta tangente da due milioni al francese nel 2011, poco prima della rielezione di Blatter sul trono del calcio mondiale, in cui il voto delle Federazioni europee sarebbe stato decisivo. Blatter si è sempre difeso dicendo che il pagamento fosse dovuto per una consulenza risalente al periodo 1999-2002.
“Hanno truffato”: le accuse a Blatter e Le Roi
Per Blatter, 85 anni, le accuse sono di “truffa, o in alternativa appropriazione indebita, e di falsificazione di documenti”, mentre per “Le Roi” Michel Platini, 66 anni, di complicità in appropriazione indebita e di falsificazione di documenti. L’ex presidente fu costretto a dimettersi dalla massima carica calcistica nel 2015 dopo 17 anni alla guida del calcio mondiale, fu bandito per otto anni poi ridotto a sei per violazioni etiche e per aver autorizzato quello che i pubblici ministeri definiscono un “pagamento sleale” a Platini.
Platini nell’estate 2019 era stato arrestato anche per presunti atti di corruzione attiva e passiva di dipendenti non pubblici nell’inchiesta sulle procedure di assegnazione dei Mondiali al Qatar. Rilasciato dopo qualche ora “Le Roi” si era detto estraneo ai fatti e il fermo era avvenuto solo a scopo precauzionale per interrogarlo e sapere di più sulla questione che era avvolta nel mistero.