USA ‘SCARICANO’ TAIWAN: LA VISITA DI BLINKEN IN CINA E LE ASSICURAZIONI A XI

Trenta minuti di colloquio a Pechino potrebbero aver dato il “via” ad una girandola di novità importanti sul fronte geopolitico e non solo sui rapporti tra Usa e Cina: è terminato il viaggio ufficiale del Segretario di Stato americano Antony Blinken (rinviato dallo scorso febbraio per l’incidente diplomatico del pallone cinese avvistato in Usa, ndr) e dalle prime dichiarazioni rese dal capo della diplomazia Usa un minima schiarita nei rapporti tra Pechino e Washington pare sia emersa. A discapito però dell’isola “ribelle”.



«Su Taiwan gli Stati Uniti non hanno cambiato la loro posizione e sostengono il principio di un’unica Cina»: così ha detto il Segretario di Stato americano Antony Blinken, incontrando il presidente cinese Xi Jinping a Pechino. Nella conferenza stampa successiva al breve dialogo con Xi non si è capito fino in fondo il senso della frase «la politica Usa non è cambiata su Taiwan», dal momento che da anni Biden ha sempre ribadito che gli Stati Uniti sarebbero entrati in difesa di Taiwan in caso di invasione cinese. Blinken per essere più esplicito ha detto l’esatto contrario, ovvero: «non sosteniamo l’indipendenza di Taiwan», in qualche modo ricalcando l’esito “congelato” dell’incontro tra Biden e Xi avvenuto lo scorso novembre al G20 di Bali. Secondo quanto sostiene la CNN, il diplomatico Usa avrebbe però sollevato davanti al capo del regime comunista cinese «preoccupazioni per le azioni provocatorie della Cina nello Stretto di Taiwan».



BLINKEN: “STABILIZZARE RAPPORTI USA-CINA. PECHINO NON DARÀ ARMI ALLA RUSSIA”

La stretta di mano tra Blinken e Xi Jinping e la promessa di una visita di Stato del Ministro degli Esteri cinese a Washington nelle prossime settimane sono i risultati plasticamente più evidenti di un riannodato dialogo tra le due superpotenze mondiali: il presidente Xi ha detto di augurarsi che «la visita di Blinken possa dare un contributo positivo alla stabilizzazione delle relazioni tra Cina e Stati Uniti. La Cina rispetta gli interessi degli Stati Uniti e non cerca di sfidare o sostituire Washington. Allo stesso modo, gli Stati Uniti devono rispettare la Cina e non devono danneggiare i legittimi diritti e interessi della Cina. Nessuna delle due parti dovrebbe cercare di plasmare l’altra o privarla del suo legittimo diritto allo sviluppo», si legge nel comunicato diffuso da Pechino al termine della visita.



Da ultimo, Xi ha aggiunto «Stati Uniti e Cina hanno l’obbligo di gestire le relazioni in modo responsabile. I due Paesi sono sulla stessa linea su vari interessi transnazionali condivisi». Taiwan resti nell’idea di un “unica Cina”, avrebbe “garantito” Blinken a Pechino, di contro invece sulla guerra in Ucraina il Segretario di Stato ha ottenuto un non sostegno della Cina alla Russia di Putin, «la Cina ha promesso di non fornire armi a Mosca». Ieri Blinken ha avuto un incontro anche con il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang: «un colloquio costruttivo e preparato le basi per un nuovo incontro.  Le parti hanno avuto un confronto sincero, sostanziale e costruttivo», ha detto Blinken nel comunicato stampa finale.