Il segretario di stato Usa, Antony Blinken, ha fatto sapere che “gli Stati Uniti non hanno alcuna strategia per quanto riguarda un cambio di regime in Russia”. A seguito del duro scontro fra Washington e Mosca innescato dalle parole di Joe Biden che ha definito Putin “un macellaio”, quindi “un dittatore”, e aggiungendo che “non può restare al potere”, l’esponente della Casa Bianca ha cercato di calmare le acque con delle dichiarazioni concilianti.
Parlando da Israele, Blinken ha spiegato che “il presidente e la Casa Bianca ieri sera (due giorni fa ndr) abbiano sottolineato semplicemente che Putin non può avere il potere di fare una guerra o impegnarsi in un’aggressione contro l’Ucraina o contro chiunque altro”. La stessa Casa Bianca era intervenuta già subito dopo le parole di Joe Biden: “Come ci avete sentito dire ripetutamente – ha aggiunto il segretario Usa -, non abbiamo una strategia per un cambio di regime a Mosca”.
ANTONY BLINKEN CORREGGE BIDEN, LE REAZIONI INTERNAZIONALI
La reazione del Cremlino era stata immediata, spiegando che “non sta agli Usa decidere chi governa sulle rive della Moscova”, mentre Emmanuel Macron, uscendo allo scoperto nella giornata di ieri, aveva spiegato che non avrebbe mai usato nei confronti di Putin la parola “macellaio”, invitando anche a non alimentare una escalation di parole o di azioni.
Reazioni di sdegno anche da parte di Londra, dove il segretario all’Istruzione, Nadhim Zahawi, ha affermato che “sta al popolo russo decidere da chi essere governato”, mentre la Turchia ha invitato a non bruciare i ponti con Mosca, di modo da poter proseguire il dialogo con l’obiettivo di raggiungere un accordo e la conseguente pace. In ogni caso è intervenuto anche lo stesso presidente americana Joe Biden, che ha fatto chiarezza: “Non mi riferivo a un cambio di regime in Russia”, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sul suo discorso pronunciato negli scorsi giorni a Varsavia, interpellato all’uscita dalla messa in una chiesa a Georgetown.