Continuano le azioni plateali dei gruppi ambientalisti in tutto il mondo. In Gran Bretagna la protesta è arrivata direttamente a casa del primo ministro Rishi Sunak: gli attivisti di Greenpeace ha messo nel mirino la residenza privata del premier nella contea inglese del North Yorkshire. Come rivendicato dall’organizzazione, la facciata dell’abitazione ottocentesca è stata ricoperta da teli neri. In particolare, la protesta è legata al via libera alle centinaia di nuove licenze di esplorazione e sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio nel Mare del Nord.



Nella mattinata di giovedì un gruppetto di attivisti di Greenpeace sono entrati in azione con un progetto studiato al minimo dettagli: come riportato dall’Ansa, attrezzati di tutto punto con caschi, tute e imbragature, sono saliti tramite scale e corde sul tetto di Kirby Sigston Manor. L’occupazione è durata alcune ore ed è stato srotolato uno striscione con una scritta diretta al primo ministro: “Rishi Sunak – I profitti del petrolio o il nostro futuro?”.



Blitz ecologista a casa di Rishi Sunak

Sul posto è intervenuto subito la polizia per controllare la situazione. “Abbiamo un disperato bisogno che il nostro primo ministro sia un leader in materia di clima, non un piromane”, ha affermato Philip Evans, portavoce del gruppo ecologista. Il blitz di Greenpeace è avvenuto mentre Sunak era in vacanza negli States, in California. Alle 12.30 l’azione si è conclusa con la discesa e l’arresto di cinque attivisti, rimessi in libertà su cauzione: restano tutti indagati a vario titolo per violazione della proprietà privata, danneggiamenti e disturbo della quiete pubblica. L’azione di Greenpeace ha attirato l’attenzione dei media e ha fatto esplodere la polemica sulle scarse misure di sicurezza: gli attivisti hanno avuto la possibilità di violare la casa del primo ministro in carica senza alcun tipo di problema. A gettare benzina sul fuoco, la dichiarazione di un attivista: “Abbiamo bussato alla porta di casa quando siamo arrivati e detto ‘questa è una protesta pacifica’, ma non c’è stata risposta”.