Un’ondata di rientri dal Nord Italia che rischia di far implodere il già fragilissimo sistema sanitario al Sud per l’emergenza coronavirus. Questo il timore (ma forse sarebbe meglio dire il terrore) di governatori e sindaci del Meridione dinanzi alla notizia del nuovo “assalto ai treni” da parte di migliaia di cittadini settentrionali. Tra i più preoccupati il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha dichiarato: “Ci state portando tanti altri focolai di contagio che avremmo potuto evitare. Vi ricordo che appena arrivate dovete richiudervi in casa e che dovete stare lontani da genitori, fratelli, nipoti, amici, nonni e malati che rischiano di morire se contagiati. Un sovraccarico di questo genere del sistema sanitario pugliese sarà difficilissimo da gestire”. Critico anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha parlato di comportamento “irresponsabile che mette a rischio la salute di tutti” e per questo chiede che i controlli vengano effettuati a Villa San Giovanni, in Calabria, prima che i treni e i passeggeri vengano imbarcati per la Sicilia, perché dopo sarebbe “complicatissimo” farli “per la miriade di stazioni ferroviarie potenzialmente interessate”. Tuona anche Matteo Salvini: “Chiediamo con forza al governo di controllare rigorosamente se chi sta viaggiando in treno per l’Italia ha motivi seri per farlo: l’ignoranza di pochi non può mettere a rischio la salute di tutti”. (agg. di Dario D’Angelo)



ONDATA DI RIENTRI DAL NORD ITALIA

Appello dell’assessore regionale della Sicilia, Marco Falcone, per bloccare i treni provenienti dal nord Italia. Nelle ultime ore infatti, numerosi residenti a Milano e provincia, si sono nuovamente imbarcati per spostarsi al sud, in particolare in Puglia e appunto in Sicilia: “Gli enormi sacrifici che gli italiani hanno accettato di compiere per fermare il coronavirus – le parole dell’assessore siciliano alle infrastrutture – rischiano di essere vanificati dalle zone d’ombra del Decreto #iorestoacasa come il mancato blocco dei treni. Nelle ultime ore, infatti, sembra che sia ripreso il flusso di viaggiatori che lasciano le Regioni del Nord per raggiungere via rotaia il Mezzogiorno, un’emorragia che richiede divieti ancora più stringenti da Roma”. Attualmente è in vigore un solo un treno per la Sicilia, quello che è partito ieri sera da Milano e che arriva a Catania alle 14:32, a Palermo alle 16:56 e a Siracusa alle 19:25.



BLOCCHIAMO I TRENI DAL NORD: LA RICHIESTA DEL GOVERNATORE MUSUMECI

“Lanciamo per questo un appello al Governo nazionale – ha proseguito Falcone – si blocchino in giornata i treni per il Sud per chiudere così potenziali linee di contagio e garantire la tutela della salute della popolazione, dal personale viaggiante fino ai cittadini delle Regioni dove ancora il virus sembrerebbe darci il tempo di issare un argine”. Sulla vicenda si è espresso anche il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci, che ha concordato con il ministro dell’Interno e il prefetto di Messina, controlli sanitari urgenti sui passeggeri in arrivo dal nord Italia. “Ho anche dato disposizione ai servizi sanitari regionali, d’intesa con l’assessore Ruggero Razza, ed alla nostra Protezione civile di verificare la provenienza dei passeggeri e il loro stato di salute”. Anche il governatore della Puglia, Emiliano, ha lanciato un appello affinchè i suoi conterranei non lascino più il nord in questi giorni di epidemia. Non va infatti dimenticato che gli ospedali del sud non sono attrezzati come quelli al nord, e se i casi dovessero moltiplicarsi in meridione, si rischia davvero il collasso.

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