È ancora bagarre a Roma con le associazioni di categoria e gli stessi cittadini capitolini infuriati con la giunta Raggi per il blocco auto totale di tutti i diesel confermato per oggi 17 gennaio: domani “tregua” per l’arrivo della pioggia, ma il 19 è già domenica ecologica con stop totale questa volta di tutti i veicoli benzina e diesel. Nonostante tre giorni di stop alla circolazione – e oggi è il quarto consecutivo – con blocco traffico integrale per le auto a diesel, anche le più nuove e innovative – è arrivato ieri il picco massimo di diffusione di polveri sottili inquinanti con 11 centraline su 13 totali con Pm10 superiore a 50 microgrammi per metro cubo, ovvero il limite imposto dalla legge. La speranza è che la pioggia possa sistemare una situazione che i divieti della giunta Raggi non hanno minimamente migliorato: durissima ancora l’Unione Petrolifera che è tornata sulla questione blocco auto antismog a Roma emanando una nota in cui si sottolinea la mancata pulizia delle strade come causa importante per il rialzo dell’inquinamento. «Nell’ambito delle politiche finalizzate alla riduzione del particolato, è fondamentale anche il ruolo svolto dalle condizioni e dalla qualità di manutenzione dei manti stradali», ma è ancora la stessa Unione Petrolifera a ricordare come un esempio dell’efficacia di interventi specifici sulle strade «si ha nella città di Stoccarda che, a fronte di un triplicarsi del numero di giorni di lavaggio delle strade, ha registrato una riduzione del 60% dei superamenti delle concentrazioni giornaliere del Pm10». Nel frattempo situazione ancora di emergenza smog in Lombardia dove fino al 20 gennaio prossimo sono stati confermati nuovi blocchi auto a Milano, Cremona, Pavia, Lodi e Monza.
BLOCCO AUTO MA LO SMOG RISALE
Il blocco auto a Roma per tutti i diesel (e anche benzina fino a Euro 2) in atto da martedì scorso, è stato confermato per la giornata di oggi ed esteso fino alla giornata di domani venerdì 17 gennaio, mentre il 19 gennaio è già stata approvata dal Campidoglio la domenica ecologica con blocco totale del traffico. L’obiettivo resta l’abbattimento delle Pm10 altissime e sopra la media per legge da oltre 5 giorni: il vero problema è che – oltre alle forti polemiche alzate dalle associazioni di categoria e dai singoli cittadini/lavoratori della Capitale – lo smog non solo non si è abbassato ma è addirittura aumentato. Martedì scorso, durante il primo dei tre giorni di blocco delle auto a gasolio dentro la Fascia verde, si sono verificati sforamenti in 9 centraline su 13: il giorno prima lunedì, quando non erano previsti tutti i provvedimenti restrittivi, erano otto su tredici le centraline “fuorilegge”. Non solo, ieri (mercoledì 15 gennaio, ndr) il dato è rimasto a 9 centraline con Pm10 sopra limiti di legge: in sostanza, il blocco totale di tutti i diesel non è servito praticamente nulla, anzi sono aumentati i livelli di microgrammi per metro cubo in quasi tutte le centraline “monitorate” da Arpa Lazio. La polemica così contro il Campidoglio e la giunta Raggi si è ovviamente amplificata: il blocco traffico auto fino al diesel Euro 6 di ultima generazione ha mandato su tutte le ire molti lavoratori e privati cittadini romani e a nulla sono bastate le comunicazioni del Comune di Roma per placare la bufera. L’estensione del blocco auto fino a domani, con la domenica ecologica in arrivo, non fa che alimentare il clima di tensione attorno al Campidoglio.
RAGGI CONFERMA IL BLOCCO AUTO PER TUTTI I DIESEL
«Sto assistendo a molte polemiche e a richieste relative alle misure di stop ai mezzi diesel a Roma. Evidentemente il nostro primo obiettivo è quello della tutela della salute pubblica», spiega il sindaco Virginia Raggi parlando del nuovo divieto di circolazione delle auto diesel come forte misura anti-smog, «Ci stiamo muovendo nell’ambito di quello che prevede la legge, siamo costantemente in attesa dei dati». Il blocco del traffico prosegue – e non solo a Roma, dati pessimi seppur inferiori si registrano anche a Torino e Milano – ma i livelli di smog si alzano e per provare a “difendere” la scelta della Giunta, la stessa sindaca M5s ribadisce il concetto su Facebook: «Immaginiamo una stanza con le porte e le finestre chiuse, come l’area fumatori di un aeroporto, e 10 persone che fumano al suo interno. L’aria in breve tempo diventa irrespirabile. C’è un problema: le porte non possono essere aperte. Rimanere così al suo interno è insostenibile. A quel punto per migliorare la situazione viene chiesto a cinque persone di non fumare. L’aria nella stanza continua ad essere densa di fumo ma almeno si evita che peggiori. E’ quello che sta accadendo nella città di Roma dove, in questi giorni, l’aria registra una alta concentrazione di polveri dannose alla salute anche a causa dei gas di scarico delle automobili e delle condizioni climatiche che ne favoriscono l’accumulo». Oltre a fornire tramite link diretto al portale del Comune di Roma le varie domande/risposte sullo smog a Roma, il sindaco Raggi puntualizza «Come amministrazione siamo intervenuti con gli strumenti emergenziali a disposizione: negli orari più trafficati, abbiamo vietato la circolazione alle automobili più inquinanti […] Se non intervenissimo la situazione peggiorerebbe e il ritorno alla normalità sarebbe più lontano. C’è chi dice che i motori diesel euro 6 non inquinano. Non è proprio così».