Nel giro di due ore e mezza a Milano ci sono stati 621 controlli per il blocco traffico auto. Le multe per non aver rispettato il divieto di circolazione dovuto allo smog sono 162, praticamente poco più di una multa al minuto. Questo è il dato rilevato dalla polizia locale di Milano alle 12.30 circa. La città è “presidiata” dalle 10 del mattino, orario in cui è scattato appunto il blocco traffico auto e moto. Il comando di piazza Beccaria, ad esempio, è sceso in campo con 70 pattuglie per turno. Alcune hanno postazioni fisse, altre mobili. L’obiettivo è verificare e bloccare chi viola la disposizione di Palazzo Marino. Le multe peraltro sono abbastanza salate: 164 euro. Il blocco, lo ricordiamo, continuerà fino alle ore 18. Come riportato dal Corriere della Sera, le strade in varie zone della città all’ora di pranzo non sono apparse completamente deserte, anche per via di taxi, vetture elettriche, auto e motorini in sharing. (agg. di Silvana Palazzo)



BLOCCO TRAFFICO AUTO MILANO: REBUS PIANO INCENTIVI

La battaglia “alternativa” lanciata dalla Regione Lombardia e dal Piemonte, quanto dal Comune di Milano, per la lotta allo smog non passa (solo) dal blocco traffico auto che oggi ha paralizzato la circolazione in città: nel mirino le caldaie a gasolio, circa 15mila ancora in tutta la Pianura Padana. La differenza però tra il sindaco Sala e le due Regioni è sul vincolo che vorrebbero inserire sul piano incentivi da presentare ai cittadini per poter cambiare la caldaia inquinante nei prossimi mesi/anni. «Piano di incentivi per rottamare non solo quelle a gasolio, ma anche a pellet e in generale gli impianti più inquinanti che nelle città andranno sostituiti sempre di più da reti di teleriscaldamento: è assurdo che ogni condominio abbia la sua caldaia, gli impianti singoli devono restare la soluzione per le villette e le abitazioni isolate o fuori dai contesti urbani», spiega l’assessore regionale all’Ambiente Piemonte Matteo Marnati che oggi a Bergamo incontrerà gli omologhi colleghi assessori per discutete le prossime scelte da prendere in vista della lotta anti-smog. «Se non troviamo un sistema per contribuire alla spesa che imponiamo a chi deve sostituire la caldaia o cambiare l’auto, i nostri provvedimenti saranno sempre vissuti dai cittadini come vessatori e i vari divieti non saranno rispettati, né quelli sul traffico, né quelli che intendiamo mettere in pratica sui sistemi di riscaldamento», conclude Marnati intervistato da Repubblica.



BLOCCO MILANO, ATM POTENZIA BUS E METRO

È in corso il blocco traffico auto su tutta Milano e su tutti i veicoli, ma non sono poche le deroghe concesse dal Comune per “aggirare” il divieto anti-smog: i turnisti in ospedali e altri luoghi di lavoro che sono obbligati ad uscire oggi, oltre a tutte le categorie che trovate nel paragrafo dedicato qui sotto. In più, al netto del blocco auto, Atm ha potenziato il servizio dei mezzi pubblici con 380 corse aggiuntive sulle linee della metropolitana e 1500 corse in più per tram e bus in superficie. Continuano però le polemiche dalle opposizioni per la scelta del sindaco Sala e della Giunta di Palazzo Marino, con l’assessore giornale alla Sicurezza Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) che commenta stamane «Sala è un sindaco dal braccino corto: nonostante il blocco del traffico da lui voluto fa pagare il biglietto Atm ai milanesi e ai lavoratori». Mentre altre città lombarde hanno revocato le proprie misure anti-smog dopo l’ultima settimana per il miglioramento delle Pm10 nell’aria – e hanno contestato la scelta del Sindaco Sala, ad intervenire contro il blocco auto è stata anche la stessa Regione Lombardia con una mozione urgente approvata dalla maggioranza del Consiglio regionale (su proposta della Lega) e votata da tutto il Centrodestra.



BLOCCO TRAFFICO MILANO, PROTESTA IN CALESSE DELLA LEGA

Scatterà alle 10 di stamattina, fra meno di un’ora, il blocco del traffico totale a Milano per combattere lo smog degli ultimi giorni. Chi trasgredirà dovrà pagare una multa salata di ben 164 euro, e a vigilare affinchè gli automobilisti rispettino i divieti, ci saranno ben 70 pattuglie della polizia locale. Straordinari, che come sottolinea Fanpage, costeranno ai cittadini meneghini circa 250mila euro. La decisione di “fermare” totalmente il capoluogo lombardo è stata ampiamente contestata da tutto il Centrodestra, e la Lega ha deciso di mettere in scena una particolare protesta: la consigliere comunale Silvia Sardone, l’assessore regionale alla Casa Stefano Bolognini, e altri esponenti del Carroccio, gireranno per le strade della città su un calesse con cavallo. “La Milano che immagina il Sindaco Sala probabilmente è questa – ha detto LA Sardone in una nota – il ritorno al calesse, la decrescita felice, una lotta alle auto senza senso. Così facendo penalizza tutti e in particolare chi abita in periferia, gli anziani, coloro che devono visitare i parenti in ospedale. Dovrebbe piuttosto pensare alle caldaie, comprese le molte comunali ancora a gasolio. Non si capisce inoltre perché non sia stato previsto il biglietto gratis dei mezzi pubblici”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

BLOCCO AUTO MILANO DOMENICA 2 FEBBRAIO: ORARI E INFO

Blocco auto totale a Milano per provare ad abbattere i livelli di Pm10 nell’aria e lo smog che in questo gennaio hanno funestato la Lombardia e in generale diverse città d’Italia: era però dal 2017 che non si assisteva ad una domenica di totale blocco del traffico e la questione non è certo passata inosservata e senza polemiche per la cittadinanza costretta oggi ad una giornata di stop completo per auto, moto e veicoli privati. «Nella giornata di domenica 2 febbraio, dalle ore 10 alle ore 18, sarà in vigore a Milano il divieto di circolazione di tutti i veicoli», scrive l’ordinanza del Comune su stretta richiesta del sindaco Beppe Sala, promotore di questo blocco intensivo del traffico anti-smog. L’ordinanza si applica a tutto il territorio di Milano, dunque sia in Area C che nella cerchia dell’Area B: per consentire a chi arriva da fuori città di poter lasciare il mezzo privato e servirsi del trasporto pubblico locale – che sarà potenziato da Atm e Trenord – sono esclusi dal divieto di circolazione i parcheggi di interscambio posti in corrispondenza delle stazioni periferiche dei mezzi pubblici. Si tratta dunque, spiega l’ordinanza di Milano: «Cascina Gobba, Forlanini, San Donato 1 e 2, Bisceglie, Lampugnano, Molino Dorino e San Leonardo, Famagosta, e anche il tratto stradale di via Ripamonti tra il Comune di Opera e via Gagini in corrispondenza del capolinea tranviario, e il tratto stradale compreso tra le Cascine Guascona e Guasconcina ed il capolinea della linea automobilistica del trasporto pubblico locale in via Jemolo».

BLOCCO AUTO MILANO: TUTTI I DIVIETI E DEROGHE

Lungo questa lunga domenica 2 febbraio, il blocco traffico auto viene applicato con diversi divieti e solo poche deroghe per la circolazione: dalle auto più inquinanti a quelle meno, dal Benzina al Diesel, tutti i veicoli sono coinvolti nel blocco che perdurerà tra le ore 10 e le 18. Tutti fermi ad eccezione dei veicoli elettrici e di quelli ibridi in modalità elettrica, di quelli del car sharing o di quelli muniti di un’apposita deroga: per garantire il pieno rispetto dell’ordinanza, il Comune di Milano ha stabilito che circa 70 pattuglie per turno della Polizia locale saranno operative sul territorio, sia in postazioni fisse sia in movimento. Caso speciale per quanto riguarda l’area di San Siro in vista del match di Serie A Milan-Verona delle ore 15: per facilitare l’ingresso e l’accesso alle aree di sosta presso lo Stadio Meazza a partire dalle ore 12 saranno esclusi dal blocco auto i seguenti tratti stradali: «via Sant’Elia  – nel tratto compreso tra le vie Natta e Diomede; via Diomede – nel tratto compreso tra le vie Sant’Elia e Caprilli; via Natta; via Montale – nel tratto compreso tra le vie Natta e Ippodromo; via Patroclo – nel tratto compreso tra le vie Ippodromo e Achille; via Achille; viale Caprilli; piazzale dello Sport; via degli Aldobrandini; via Palatino; via Rospigliosi; piazza Axum; via Harar; via Tesio; via Novara – nel tratto compreso tra l’innesto alla tangenziale Ovest e via Harar».

STOP TRAFFICO MILANO: L’APPELLO DEL SINDACO SALA

«Noi non ci fermiamo, vogliamo prendere delle decisioni coraggiose. Per questo, la prossima cosa che proporrò in giunta sarà di dichiarare fuorilegge a Milano le caldaie a gasolio dall’inverno 2023. Questa misura riguarderà sia il privato sia il pubblico», ha dichiarato venerdì scorso in un lungo appello sui social il sindaco di Milano Beppe Sala. «Il blocco del traffico di domenica non sarà risolutivo ma aiuterà», sottolinea ancora il primo cittadino milanese, «in particolare sarà di utilità per i nostri bambini, che respirano all’altezza degli scarichi delle auto». Nel messaggio su Facebook il sindaco oltre all’invito ad una domenica a piedi o in bicicletta, lancia un “piano” per i prossimi anni: «Milano è una splendida città, che è però ‘naturalmente’ più inquinata a causa della sua collocazione geografica. Stiamo parlando di un problema che si è creato in 100 anni e che non si risolve in 100 giorni. Per quello che ho imparato in quasi quarant’anni di lavoro, se ne viene fuori applicando due semplici principi: 1) ognuno deve fare la sua parte; 2) serve una visione di lungo termine, ma anche il procedere passo per passo. Sto cercando di fare questo». Non sono state però poche le polemiche scatenate dalla decisione della domenica con blocco auto totale, tanto nella cittadinanza – specie per chi ha turni di lavoro durante la giornata di oggi – quanto nella stessa Regione Lombardia che non ha gradito l’ordinanza del sindaco: «Si tratta di un esempio di ‘demagogia in salsa green’ o, se vogliamo in italiano, in ‘salsa verde’ ma non quella buona per i bolliti ma quella cattiva e ideologica che serve a dire ‘abbiam fatto qualcosa’ pur sapendo che l’effetto di un provvedimento del genere sull’aria sarà sostanzialmente inutile e questo il sindaco Sala lo sa bene», attaccava l’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo negli scorsi giorni.