Arrivano importanti aggiornamenti dal decreto sostegni per quanto riguarda il blocco degli sfratti. Come riportato dai colleghi di Libero, durante la votazione degli emendamenti al dl appena citato è stata stabilita la proroga allo stop fino al 1° luglio per chi ha occupato un’abitazione da prima della pandemia da  Covid-19, mentre la proroga allo stop è prevista fino al 31 dicembre per chi ha occupato da quando sono partiti i contagi.



Non sono mancate le polemiche sulle novità previste per il blocco degli sfratti, considerando che gli affittuari già non ricevono denaro e inoltre devono fare i conti con occupanti che hanno la garanzia dello scudo normativo. Il provvedimento, spiega Libero, è frutto di una riformulazione del ministero della Giustizia su una proposta di Lega e Forza Italia che chiedeva il ripristino delle norme ordinarie.



Blocco degli sfratti, cosa cambia

Il blocco degli sfratti prevede tre scaglioni temporali: il primo è legato al 1° luglio, quando sarà avviata l’esecutività degli sfratti relativi a morosità precedenti la pandemia, mentre dal 30 settembre prossimo si darà il via a quelli decisi dal 28 febbraio al 30 settembre 2020, infine per quelli relativi al periodo tra il primo ottobre 2020 al 30 giugno 2021 lo sblocco viene fissato al 31 dicembre. Come evidenzia Libero, Confedilizia non ha espresso un giudizio esattamente positivo: «Il blocco è un abuso, perché priva i proprietari di un diritto sancito da un giudice, quello di tornare in possesso del proprio immobile, spesso dopo anni di mancate entrate, di spese e di tasse. Il 30 giugno 2021, dopo ben 16 mesi di sospensione del diritto, deve cessare per sempre e per tutti», le parole del presidente Giorgio Spaziani Testa.

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